Aston Martin Vanquish Volante, come va la cabrio con il V12 anteriore più potente del mondo

TARRAGONA – Linea elegante e possente, muso lungo e filante con la caratteristica griglia anteriore e i fari a Led, carreggiate larghe e posteriore da muscle car, interni lussosi e raffinati in pelle, alcantara e carbonio a due posti secchi, capote in tela che si apre in 14 secondi anche con il telecomando e sotto al cofano un V12 biturbo da 5.2 litri capace di erogare 835 cavalli e 1000 Nm di coppia: è la nuova Aston Martin Vanquish Volante, la cabrio con motore anteriore più potente al mondo che abbiamo provato sulle strade perfette, silenziose e semi desertiche ai margini del Parco Naturale del Monsant, a Nord di Tarragona, all’interno della Catalogna, un paio d’ore a Ovest di Barcellona, terra di boschi, colline, vigneti e santuari.

Il nuovo modello segue le orme della “sorella” coupé, anche se è stata progettata parallelamente proprio per evitare compromessi strutturali. E rafforza l’offensiva di prodotto della casa di Gaydon che sotto la regia di Lawrence Stroll ha l’obiettivo di recitare sempre più un ruolo di primo piano nel mondo delle supercar di lusso.
Aperta la portiera e saliti a bordo della Vanquish Volante si entra subito in una dimensione da 007. L’abitacolo è sofisticato e accogliente con infinite possibilità di personalizzazione: è facile trovare la migliore posizione di guida grazie alle mille regolazioni elettroniche, con quelle dei sedili messe al solito ai lati del tunnel centrale. I sedili Sport Plus sono comodi e avvolgenti, il volante ha l’impugnatura sportiva con i comandi principali sulle razze, mentre i display del cruscotto e dell’infotainment, chiari e precisi, hanno dimensioni contenute, 10,25”, per non distrarre dal piacere di guida. Stessa filosofia che ha ispirato il ritorno a molti pulsanti fisici in stile aeronautica, come la leva del cambio automatico.

Aperta la capote in tela con l’apposito pulsante o con il telecomando e messa in moto la Vanquish Volante con il grande bottone rotondo al centro della plancia, si scatena l’inferno del V12 biturbo che, grazie ai quattro terminali di scarico in acciaio o in titanio, due per lato, ha un sound possente, soprattutto nella modalità Sport+. I primi chilometri scorrono fluidi tra tornanti ben asfaltati e lunghi tratti in falsopiano, perfetti per assaporare la taratura della modalità GT, quella pensata per guidare in relax, senza rinunciare al coinvolgimento e che probabilmente è la più adatta per un tipo di vettura del genere. Le curve scorrono una dopo l’altra con velocità e precisione. I freni carboceramici, da 410 mm all’anteriore e 360 mm al posteriore, sono potenti e resistenti e, anche forzando l’andatura, la vettura resta stabile e facile da guidare, senza fastidiose turbolenze nell’abitacolo.

Mettendo le modalità Sport e Sport+ (ci sono anche quelle Wet e Individual), l’assetto si irrigidisce e la risposta del motore diventa se possibile ancora più pronta, con un’accelerazione notevole nei brevi rettilinei e un comportamento neutro e stabile nelle curve e nei tornanti, grazie anche all’ottimo telaio in alluminio e alle sospensioni adattive Bilstein Dtx. L’accelerazione da 0 a 100 km/h, del resto, avviene in 3,4 secondi mentre la velocità massima dichiarata è di 345 km/h. Unico neo, il cambio ZF a otto rapporti che non è velocissimo, soprattutto nei passaggi più sportivi. I tecnici Aston Martin hanno però sottolineato come questa sia stata una scelta voluta proprio per valorizzare il carattere da Gran Turismo della Vanquish Volante con un funzionamento morbido e progressivo e non aggressivo come, ad esempio, il cambio della DB12.

Dopo una sosta al Santuario Virgen de la Fuente, poco fuori Tarragona, il viaggio di ritorno verso la “base” di Terra Dominicata segue un itinerario diverso ma altrettanto coinvolgente, dove abbiamo avuto modo di apprezzare l’eccellente bilanciamento (la distribuzione dei pesi è 49:51) e la precisione dello sterzo. I Pirelli P Zero realizzati ad hoc per la Vanquish lavorano con discrezione sui cerchi da 21”, garantendo trazione e silenziosità anche sui fondi meno levigati, lasciando spazio o al sound del motore o all’audio dell’impianto Bowers & Wilkins a 15 altoparlanti.

Nell’era dell’elettrificazione, la Vanquish Volante è una sorta di dichiarazione anti-sistema. Ed è anche una celebrazione dei 60 anni dalla nascita della prima Volante, la Short Chassis del 1965. Ne furono prodotti solo 37 esemplari. Questa invece sarà costruita in meno di 1.000 unità l’anno, per mantenere la promessa dell’esclusività. Una promessa garantita anche dal prezzo che sfiora i 430.000 euro (427.512 per la precisione), al netto di tutte le personalizzazioni possibili con il reparto Q by Aston Martin.
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