Mercato piloti MXGP: Herlings va in Honda, Gajser tra Yamaha e Kawasaki

Il mercato piloti della MXGP per la stagione 2026 è entrato nella sua fase decisiva e ci sono già numerose indiscrezioni che, pur non avendo ancora ricevuto i crismi dell'ufficialità, stanno agitando il paddock. Alcune di queste riguardano un paio di pezzi grossi e plurititolati dello schieramento. Quella più attendibile riguarda l'olandese Jeffrey Herlings, ormai dato per certo alla corte di Honda Hrc dopo una vita in Ktm. La seconda, consequenziale, riguarda la fuoriuscita di Tim Gajser dal team ufficiale dell'Ala Dorata per accasarsi presso un altro costruttore giapponese, con Yamaha e, più defilata, Kawasaki pronte ad assicurarsi i servigi del fuoriclasse sloveno.
Così, dopo 15 anni vissuti quasi in simbiosi con Ktm, Jeffrey Herlings è ormai pronto a voltare pagina e ad affrontare un nuovo capitolo della sua già straordinaria carriera. Classe 1994, con cinque titoli mondiali in bacheca (due in MXGP e tre in Mx2) e oltre 100 vittorie al suo attivo, l'olandese volante è da anni tra i piloti più quotati del motocross internazionale, forte di un talento cristallino frenato però fin troppo spesso dagli infortuni. Anche in questa stagione l'ormai trentenne Herlings è stato bersagliato da problemi fisici, ma la voglia di rimettersi in gioco, oltre ai problemi societari che hanno afflitto Ktm negli ultmi mesi, lo avrebbero convinto ad accettare la corte di Honda Hrc ed entrare nella compagine guidata da Giacomo Gariboldi. Qui erediterà il ruolo di prima guida da Tim Gajser, entrato in rotta di collisione con il management e ormai in procinto di cambiare casacca. L'ingaggio di Herlings rappresenta un segnale forte da parte di Honda, che ribadisce così la sua volontà di tornare ai vertici della disciplina. La seconda moto dovrebbe essere affidata al francese Tom Vialle, vincitore degli ultimi due titoli 250 del Supercross americano.
Se l'arrivo di Herlings in Honda sembra cosa fatta, la situazione relativa alla prossima destinazione di Tim Gajser non appare altrettanto delineata. Il ventottenne campione sloveno, anche lui cinque volte iridato (quattro in MXGP e una in MX2), è a sua volta reduce da una lunga militanza in Hrc che sembra giunta alla conclusione per motivi di budget e di una programmazione non sufficientemente in linea con le sue ambizioni. La destinazione più probabile sembrerebbe essere Yamaha, dove potrebbe sostituire l'olandese Glenn Coldenhoff o affiancare il francese Maxime Renaux in una squadra profondamente ristrutturata. Secondo diverse fonti, negli scorsi giorni Gajser avrebbe addirittura già firmato il contratto con la casa dei tre diapason, ma altre voci danno maggior preponderanza all'ipotesi di un approdo in Kawasaki. Opzione che però aprirebbe le porte a una difficile coabitazione con l'attuale capoclassifica del mondiale MXGP, il francese Romain Febvre, altra classica "prima guida" e iridato 2015 che la casa di Akashi ha già sotto contratto anche per il 2026.
Inevitabilmente, il doppio trasferimento di due pezzi da novanta come Herlings e Gajser potrebbe innescare un effetto domino nel mercato piloti del motocross. La loro nuova collocazione è destinata a modificare le gerarchie del mondiale MXGP e potrebbe influire sulle scelte di altri top rider e sulle strategie delle stesse case costruttrici. Ktm, orfana di Herlings, potrebbe puntare con decisione sui fratelli belgi Sacha e soprattutto Lucas Coenen, già confermati in arancione per il 2026 e quindi destinati a rimanere in Europa nella struttura del team De Carli. Resta inoltre aperta l'opzione di promuovere l'italiano Andrea Adamo, attualmente secondo nel mondiale Mx2, nella classe regina. Più fluida la situazione per due costruttori entrati da poco nel motocross: Ducati sta finalizzando la nuova partnership con il team Wilvo, prossimo alla separazione da Fantic. Mentre Triumph, dopo il debutto in Moto2, esordirà il prossimo anno in MXGP affidandosi al giovane danese Mikkel Haarup.
La Gazzetta dello Sport