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Ducati, elogio da brividi per Pecco Bagnaia: Dall’Igna stregato

Ducati, elogio da brividi per Pecco Bagnaia: Dall’Igna stregato

Foto di Davide Russo

Non sarebbe stato facile per nessun pilota accogliere nel box l’otto volte iridato, Marc Marquez. Quest’ultimo è arrivato nella squadra corse ufficiale con una voglia di primeggiare che ha fatto innamorare l’intero management della Casa di Borgo Panigale. Al debutto Marc si è imposto, legittimando la sua posizione di forza con prestazioni impeccabili. Pecco ha trovato difficoltà sulla GP25, dopo aver dominato la scena nella scorsa stagione nelle sfide domenicali. Il titolo perso per mano di Jorge Martin del team satellite Pramac, dopo 11 GP vinti, ha rappresentato una beffa atroce.

La Ducati ha deciso di affidarsi all’esperienza dell’ex alfiere di punta della Honda, transitato per un anno nel box del team Gresini Racing. Dopo la stagione di ambientamento in sella alla Desmosedici, nel 2025 Marc ha cambiato passo, legittimando la sua posizione di leadership. Pecco ha dovuto subire l’umiliazione di terminare spesso alle spalle anche del fratello minore di Marc Marquez. Alex, infatti, è stato più costante in sella alla GP24, diventando il primo avversario del numero 93.

La Ducati crede ancora in Pecco

In Spagna l’emittente televisiva DAZN ha lanciato un programma chiamato ‘Decoded’, allo scopo di narrare le gesta dei grandi piloti iberici. Sono arrivati puntuali i documentari sulle carriere di Marc Marquez, Jorge Martin, Pedro Acosta e anche del bicampione di F1, Fernando Alonso. La trasmissione ha avuto successo e DAZN ha deciso di porre l’attenzione anche su Pecco Bagnaia, due volte iridato in top class. Il numero 1 sul cupolino è arrivato grazie a un duro lavoro in pista. A parlarne è stato anche il direttore tecnico della Ducati, Luigi Dall’Igna.

Pecco è un pilota molto analitico, dotato di una sensibilità superiore rispetto agli altri – ha assicurato Dall’Igna, papà delle Desmosedici – Questa sensibilità, unita alla capacità di interpretare le esigenze della moto, gli ha permesso di eccellere in curva, nel controllo dell’usura degli pneumatici e soprattutto nelle frenate“. Gabarrini, il suo ingegnere di pista, ha aggiunto: “Quando arrivò in MotoGP, la frenata era il suo punto debole, ma con impegno è riuscito a migliorare notevolmente. È maturato in tutti gli aspetti: tecnica, gestione della pressione e visione di gara“.

Il rapporto con Valentino Rossi

Nel documentario di DAZN emerge la relazione speciale con Valentino Rossi, mentore di Pecco. “Avere Valentino come maestro è un vero lusso. Pecco sta imparando moltissimo da lui“, ha analizzato Alex Crivillé, evidenziando come il Dottore fosse un osservatore dei suoi competitor, copiando e perfezionando le loro tecniche. “Oggi si guadagna di più nelle frenate che nell’accelerazione. Conta il feeling con la moto e il controllo dei freni“, ha dichiarato Crivillé, campione del mondo della classe 500.

Sebbene Pecco abbia dimostrato il suo valore in MotoGP, superando i record di Casey Stoner, non è ancora all’altezza di Marc Marquez. Il feeling del numero 63 con la nuova Desmosedici non è mai scattato, tuttavia al Mugello i tifosi si aspettano un grande risultato. Il terzo posto di Aragon, alle spalle dei fratelli catalani, è arrivato anche grazie a una nuova soluzione all’impianto frenante. Con dischi più grandi il torinese è riuscito a migliorare in staccata, trovando una sensibilità migliore. Dovrà confrontarsi con i top rider della Ducati nel GP d’Italia, dove ha già dettato legge in passato, mandando un messaggio positivo anche alla dirigenza.

Virgilio Motori

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