Caccia agli esibizionisti della velocità sui social: multe a chi supera i limiti


I social network possono portare ad azioni sconsiderate: può capitare, infatti, che un utente decida di postare sui social dei video in cui si mostra intento a violare le norme del Codice della Strada. Il caso più frequente è quello della guida ad alta velocità. Spesso, sui vari social network, si vedono video di automobilisti che viaggiano in autostrada con velocità ben superiori ai limiti previsti, spingendo la propria vettura oltre i 200 km/h.
Questi comportamenti sono, naturalmente, vietati dalle normative che, per ovvi motivi di sicurezza, impongono dei limiti di velocità. Per stanare questi “esibizionisti” della velocità, diffusi in Italia come in altri Paesi, in Spagna è stata istituita una task force apposita. Si tratta di un progetto potenzialmente rivoluzionario che punta a sfruttare le più moderne tecnologie per analizzare i video pubblicati sui social in cui vengono mostrate delle palesi violazioni del Codice della Strada. La task force punterà a individuare gli autori delle violazioni in modo da poter emettere le necessarie sanzioni e rendere più sicure le strade.
Il progetto coinvolge il gruppo di ricerca e analisi del traffico (GIAT), parte della Guardia Civil spagnola. La task force è composta da oltre 200 specialisti che coprono tutte le province del Paese. L’obiettivo principale del gruppo è individuare gli “esibizionisti”, identificando gli utenti che pubblicano contenuti sui social in cui si vantano del superamento dei limiti di velocità.
Un pattugliamento digitaleAnalizzando i video è possibile creare un vero e proprio “pattugliamento” digitale e procedere così con l’identificazione degli automobilisti che hanno violato il Codice della Strada. Un primo esempio del lavoro svolto dai membri del GIAT arriva da Segovia. Dall’analisi di un contenuto video pubblicato sui social network, infatti, è stato possibile identificare un automobilista di 23 anni (sprovvisto di patente) che si era mostrato alla guida di una supercar con una velocità di ben 264 km/h.
Come riportato da Ansa, il capitano Garciamartín, responsabile del gruppo centrale di investigazione sul traffico, ha sottolineato: “Vediamo casi di questo tipo molto spesso, in cui i giovani sottraggono l’auto del padre o della madre, spesso a loro insaputa, e si comportano in modo folle al volante e si filmano pensando di non essere riconosciuti, o semplicemente non considerano le conseguenze della pubblicazione di un video del genere sui social media“.
Da segnalare che anche i cittadini hanno la possibilità di contribuire alle attività della task force, andando a segnalare le presunte violazioni e i video pubblicati sui social network, tramite un modulo online e una casella di posta elettronica che la Guardia Civil ha messo a disposizione. Il progetto è appena partito ma potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione per la sicurezza stradale in Spagna. Per contrastare la guida ad alta velocità e, soprattutto, casi limite come quello delle supercar che percorrono le autostrade a oltre 200 km/h, la soluzione proposta dalle Autorità spagnole appare molto interessante. In futuro, un progetto analogo potrebbe essere proposto anche in Italia.
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