Bmw M2, emozioni antiche con la sportiva tedesca ultra moderna. La prova

ROMA – Schiacci giù e cambia il mondo. Bastano pochi istanti al volante della nuova Bmw M2 per rendersi conto che, in un’epoca dove la parola d’ordine ormai è elettrico, a Monaco l’anima vera della guida sportiva pulsa ancora forte nel cuore delle vetture termiche. Premi il pulsante start, afferri il volante dalla corona spessa e subito arrivano le emozioni.
La tedesca mostra senza veli la sua natura da racing dopo averne già dato un assaggio, ancora prima di metterla in moto, con il design affilato e quei dettagli, come le numerose appendici aerodinamiche distribuite lungo la carrozzeria, che urlano performance dietro il sorriso di una calandra massiccia che non teme di farsi notare.

Sotto il cofano della nuova M2 pulsa il sei cilindri in linea 3.0 TwinTurbo, cresciuto nella potenza di 20 Cv rispetto al modello precedente fino a 480 Cv e capace di fornire 600 Nm di coppia tra 2.650 e 6.130 giri/min, abbinato sulla versione della nostra prova al cambio automatico a 8 marce Drivelogic, reattivo e fulmineo. Lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in appena 4,0 secondi e subito ci si sente padroni dell’asfalto grazie anche alla trazione posteriore che invita a giocare sulle uscite di curva, sfruttando il differenziale attivo che dosa potenza e coraggio nella guida.

A completare il parterre meccanico della bavarese, sospensioni adattive, sterzo diretto e un impianto freni degno di una monoposto. Il tutto sorretto da un’elettronica raffinata e mai invasiva, soprattutto nelle modalità di marcia più spinte, che tiene incollata alla strada la vettura, con un peso che scende, grazie al Carbon Pack, a 1.705 kg, regalando un’agilità da record e una sensazione di controllo che, però, non deve trarre in inganno: basta poco per trovarsi di traverso.
Anche nell’abitacolo la nuova M2 sorprende. Gli interni sono un perfetto mix di passato e futuro, con il classico mega schermo curvo della Casa, sedili sportivi M regolabili (anche in carbonio per chi vuole scendere ulteriormente nel peso), finiture in materiali pregiati e dettagli racing. La posizione di guida è bassa e avvolgente, i comandi precisi, il sound autentico e non filtrato. Il bagagliaio di 390 litri limita certo un po’ la praticità, ma su una coupé del genere qualche sacrificio ci sta.

I consumi? Nel ciclo combinato WLTP, la versione automatica dichiara tra 9,8 e 9,6 l/100 km, con emissioni tra 218 e 223 g/km di CO2: l’importante, comunque, è non lasciarsi tentare da troppe accelerazioni brusche, perché altrimenti i valori salgono. Provare per credere. Chi vorrà farlo dovrà però spendere almeno 82.410 euro: le emozioni hanno un prezzo, ma in questo caso la spesa sarà ben ripagata anche nei tragitti casa-ufficio…
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