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Aprilia Tuono V4 Factory 2025: la naked da pista che esalta anche su strada

Aprilia Tuono V4 Factory 2025: la naked da pista che esalta anche su strada

Presentata ufficialmente lo scorso autunno al salone Eicma, la muscolosa Aprilia Tuono V4 Factory 2025 è semplicemente la versione più performante della rinomata naked di Noale mai immessa sul mercato. Condivide buona parte della sua architettura tecnica con l’altrettanto nuova Tuono V4 standard, inclusi il rinnovato design con winglets aerodinamiche integrate, l’ultima evoluzione della sofisticata elettronica Aprc e, soprattutto, un propulsore aggiornato agli standard Euro 5+, salito a 1.099 cc di cilindrata per mettere a disposizione ben 180 Cv. A questo già ricco menù, la Factory aggiunge però le sospensioni elettroniche Öhlins, i pacchetti Track e Comfort di serie e diversi altri dettagli per ottenere il massimo in termini di pura performance, incluso l'eventuale scarico omologato Sc-Project in carbonio. Aprilia propone la Factory a partire da 20.999 euro contro i 17.999 richiesti per la versione standard: ben 3.000 euro di differenza quindi, che dovrebbero farsi apprezzare soprattutto in pista. Ed è per questo che l'abbiamo messa alla prova sia tra i cordoli che nel cosiddetto "mondo civile".

La Tuono V4 del 2025 non smarrisce il family feeling che ha caratterizzato gli oltre due decenni di storia del modello, ma le sue linee compatte e aggressive guadagnano ora inedite alette aerodinamiche nella parte anteriore (2,5 kg di portanza a 250 km/h), nuovi fianchetti e un gruppo ottico posteriore composto solo dai due indicatori sul portatarga, che ne assolvono tutte le funzioni. Rispetto alla precedente generazione spariscono invece puntale e sottopancia, una scelta forse non pienamente azzeccata da un punto di vista estetico. Fatta eccezione per la coda monoposto di serie, le forme della Factory sono largamente sovrapponibili a quelle della versione base, ma la differenza è invece più netta in termini strettamente cromatici: la Factory sfoggia infatti l’esclusiva colorazione “Dark Kraken”, vagamente ispirata ai bolidi di Aprilia Racing, insieme all’inconfondibile doratura delle pregiate sospensioni svedesi. Il peso in ordine di marcia, ovvero con il serbatoio da 18,5 litri pieno al 90%, è di 211 kg: non indifferente sulla carta, ma, come vedremo, ‘mascherato’ da un eccellente bilanciamento. Anche l’altezza sella di 836 mm è medio‑alta per la categoria, ma è un dato che sottintende già la sua determinazione nell’aggredire i cordoli.

Il motore è fondamentalmente il collaudato V4 longitudinale della precedente versione, sempre con 65° di angolo tra le bancate, quattro valvole per cilindro, distribuzione bialbero e raffreddamento a liquido. Tuttavia, l’inevitabile aggiornamento ai canoni dell’Euro 5+ ha istigato anche un aumento di cilindrata, passando da 1.077 cc (cubatura introdotta per la prima volta dal modello 2015) a 1.099 cc. Ciò gli consente di dichiarare ben 180 Cv di potenza massima a 11.800 giri/min, ovvero 5 Cv in più rispetto alla versione 2024, mentre il picco di coppia di 121 Nm si manifesta a 9.600 giri/min invece che a 9.000. Per domare cotanta esuberanza, sul propulsore vigila l’eccellente elettronica Aprc di Aprilia, sviluppata internamente, che propone tre differenti mappature completamente personalizzabili per modularne carattere ed erogazione. Naturalmente, anche il quick-shifter bidirezionale per il cambio a 6 velocità è di serie su entrambe le varianti della moto.

La Tuono V4 in formato Factory e sua la controparte standard si articolano attorno al medesimo telaio a doppia trave in alluminio con componenti fusi e stampati, ripreso dalla versione precedente del modello ma verniciato per la prima volta in nero opaco. Stesso discorso per l’impianto frenante con cornering Abs, che per l’anteriore prevede due dischi da 330 mm abbinati a pinze radiali monoblocco Brembo M50 a quattro pistoncini e per il posteriore un disco da 220 mm con pinza Brembo a due pistoncini. Il salto di qualità della Factory si materializza però al reparto sospensioni, dove le soluzioni griffate Sachs della variante standard lasciano spazio a materiale Öhlins Smart Ec 2.0 a controllo elettronico. Più precisamente a una forcella da 43 mm e a un mono completamente regolabili con rispettivamente 120 e 130 mm di escursione. Invariato tra le due varianti il design dei due cerchi da 17″, abbinati a pneumatici da 120/70 davanti e 200/55 dietro.

Tra i punti di forza della Tuono V4 Factory 2025 c’è senza dubbio il raffinato comparto elettronico Aprc (Aprilia Performance Ride Control) con piattaforma inerziale Imu a 6 assi, tra i più completi attualmente disponibili su una moto di serie. Si tratta di una suite di controlli dinamici attentamente amalgamati tra loro sulla base dell’esperienza maturata in MotoGp (e prima ancora in Superbike), che intervengono in maniera fluida, coordinata, abbondantemente modulabile e raramente invasiva. Oltre a quanto già menzionato, ne fanno parte anche controllo di trazione, anti-impennata e controllo freno motore. Sulla Factory 2025 sono di serie il Track Pack (con launch control, pit limiter e slide control) e il Comfort Pack (con luci adattive e cruise control) mentre sono opzionali il Race Pack (che comprende modulo Gps e software per registrare i tempi sul giro e gestire gli interventi elettronici corner-by-corner) e il Suspension Pack (che estende la regolazione corner-by-corner alle sospensioni). La strumentazione consiste in un display Tft a colori da 5” con bonding ottico, anche se l'eventuale integrazione con il sistema Aprilia Mia permette di trasformare il proprio smartphone in un vero modulo per monitoraggio e setting della moto.

Abbiamo testato la Tuono V4 Factory in una giornata di sole e con asfalto asciutto sul tracciato “Tazio Nuvolari” di Cervesina (Pv) e sono bastati pochi giri per individuare nella stabilità e nella precisione di guida, davvero inusuali per una naked, le sue qualità più eclatanti. Ma c’è un altro elemento che si nota subito, il comfort: si va fortissimo con un impegno fisico e mentale decisamente inferiore rispetto a quello richiesto dalle pure “race replica” sportive. Ovviamente, gran parte del merito va qui attribuita alla posizione di guida, con il manubrio che accorda maggior controllo sull'avantreno e un'ergonomia che nel compromesso tra strada e pista ha tenuto in grossa considerazione la seconda. Con angoli di piega non esagerati, il feeling con la moto è immediato. E in uscita si può spalancare il gas sentendo sempre il retrotreno sotto controllo grazie alla vigilanza dell’Aprc e del suo traction control, tarabile su 8 livelli, che garantisce una gestione della trazione chirurgica senza interrompere il piacere di guida. Il comparto freni è impeccabile: potente, modulabile e resistente al fading anche dopo sessioni ripetute, gode anche della supervisione del cornering Abs. A livello dinamico è solo quando si alza di molto il ritmo che si iniziano a percepire le vere differenze rispetto alla Rsv4, più incisiva nei repentini cambi di direzione e più stabile a centro curva. Al prezzo, però, di un minor comfort. La fruibilità, infatti, è il vero asso nella manica della Tuono V4 Factory e chi non dispone della preparazione fisica di un pilota professionista potrà godersi turni in pista più lunghi, con meno affaticamento e senza precoci cali di concentrazione.

aprilia tuono v4 factory

I primi giri di pista con la Tuono V4 Factory li abbiamo fatti con le Dunlop SportSmart Mk4, pneumatici già provati nei giorni precedenti su strada dove avevano dato il meglio: ottimo feeling all’anteriore, buona progressività in piega e un comportamento sicuro anche su asfalto non perfetto. Durante i primi chilometri in pista hanno confermato una buona tenuta, permettendo di prendere confidenza con la moto e con il tracciato. Tuttavia, iniziando a spingere, sono affiorati i loro limiti in un contesto per loro non ideale: la loro impostazione più stradale non offre lo stesso sostegno e la stessa precisione di fronte a sollecitazioni più elevate, soprattutto in staccata e nelle accelerazioni più violente. Subito dopo abbiamo montato le Dunlop SportSmart TT e il salto di qualità è stato netto. Pur essendo omologate anche per l’uso stradale, queste gomme hanno un comportamento molto più vicino a una gomma racing grazie alla maggior aderenza, alla stabilità in staccata e al sostegno sempre costante in percorrenza. Inoltre si scaldano piuttosto rapidamente e non hanno cali di grip, rivelandosi un’eccellente opzione per chi vuole sfruttare la Tuono V4 Factory 2025 in pista senza dover ricorrere a termocoperte e pneumatici slick.

Affrontare la pista in sella alla Aprilia Tuono V4 Factory 2025 è sicuramente entusiasmante, ma scoprire quanto riesca a essere gestibile, equilibrata e addirittura “educata” su strada è comunque sorprendente. Nei giorni in cui l’abbiamo avuta a disposizione abbiamo anche percorso diversi chilometri sui percorsi misti della Brianza e del lecchese, rimanendo puntualmente incantati dalla sua agilità e reattività. La posizione di guida è idonea per un utilizzo civilizzato e permette di instaurare subito quel rapporto diretto e confidenziale con l’asfalto già esibito in pista. Nel misto veloce esibisce la sua indole sportiva con grande naturalezza, in questo esaltata dalle sospensioni semiattive Öhlins: interpretano l’asfalto come un sismografo e ne assorbono i rattoppi senza riservare sorprese a polsi e schiena. Tutta la ciclistica è comunque reattiva e poco suscettibile, anche al cospetto di brusche frenate. Con lo scarico Sc-Project, il motore ha un sound cupo e basso che si fa apprezzare senza infastidire. Spinge con decisione già dai medi regimi e con i dovuti settaggi può smussare tutte le sue ruvidità, regalando un'erogazione piena e corposa senza on/off. L'impressione è comunque sempre quella di disporre di un arsenale sotto la sella: anche senza dargli pieno sfogo, basta davvero poco per ritrovarsi a lambire i confini del Codice della strada in praticamente qualunque marcia. Nota di merito al quick-shifter di Aprilia, inappuntabile e capace di rendere il tutto ancor più fluido e divertente.

Portare la Tuono V4 Factory a spasso in città potrebbe sembrare quasi una provocazione, eppure l’intenso traffico di Milano e le insidie a esso connesse, quali binari, tombini, pavé e compagnia, non sono mai riusciti a metterla davvero in crisi. Certo, è evidente che con 2 quintali di stazza, un raggio di sterzata contenuto e una sella relativamente alta, che richiede un appoggio sulle punte a chi è alto meno di 1,70 m, non ci si può aspettare che si divincoli nello stretto con la nonchalance di uno scooter o di una naked entry level. Ma ammorbidendo la risposta dell’acceleratore, la Tuono diventa sufficientemente docile e amichevole. La postura in sella permette di disporre di una buona visibilità, ma i polpacci avvertono il calore generato dal V4. È un problema atavico di questa configurazione, che Aprilia ha comunque fatto il possibile per contrastare. In autostrada entra in scena il cruise control, utilissimo per dar sollievo al polso destro nei tratti più monotoni, ma non si può non apprezzare anche la buona protezione aerodinamica offerta dal cupolino, sensibilmente superiore alla media del segmento. In sesta marcia può navigare ai canonici 130 km/h mantenendosi intorno ai 5.000 giri/min e i sorpassi si completano con un filo di gas, anche senza bisogno di scalare. Ci è capitato di cavalcare la Tuono V4 Factory anche di notte, apprezzando le luci adattive e i comandi finalmente retroilluminati.

Considerando l’elevato grado di parentela con il bolide Rsv4, la superbike da 220 Cv di Noale, la Tuono V4 Factory 2025 è senza dubbio una delle naked più performanti in circolazione. Non è la più potente in assoluto, ma probabilmente è la più guidabile e sfruttabile nell’uso reale, sia per chi cerca la prestazione pura, sia per chi vuole semplicemente divertirsi tra i cordoli. In pista diverte, stanca poco e regala la sensazione di avere sempre tutto sotto controllo, anche quando il ritmo diventa serrato, ma non è affatto a disagio una volta uscita dai circuiti. Passa infatti con buona disinvoltura dalle pieghe ai semafori, dalle tangenziali ai passi montani, senza mai perdere la bussola. E come più volte sottolineato, è anche estremamente "intelligente" in virtù di un pacchetto elettronico con pochi rivali. Gli almeno 20.999 euro richiesti da Aprilia per portarsela a casa possono sembrare tanti in assoluto, ma sono certamente proporzionati al ricco pacchetto di una moto a cui bastano davvero pochi chilometri, in strada come in pista, per trasmettere al pilota tutto il suo Dna autenticamente racing.

Questi i principali pregi e difetti della nuova Aprilia Tuono V4 Factory 2025 riscontrati durante le nostre prove in pista e in strada:

  • Prestazioni da vera sportiva grazie ai 180 Cv e 121 Nm messi a disposizione dal suo V4.
  • Elettronica avanzata: il pacchetto Aprc con logiche predittive è completissimo, ma può diventare praticamente professionale con i Pack dedicati.
  • Ciclistica solida e bilanciata: le sospensioni semiattive Öhlins fanno la differenza in pista e i freni Brembo non soffrono mai di imbarazzi, in pista come in strada.
  • Manovrabilità da fermo: i due quintali abbondanti di peso e l'altezza sella elevata la rendono meno facile da mobilitare rispetto alla media della naked.
  • Estetica 'svuotata' nella parte inferiore: la rinuncia a puntale e belly pan non ha giovato alla sua avvenenza
  • Prezzo consistente: i 3.000 euro in più rispetto alla standard sono certamente giustificati in termini di contenuti, ma restano impegnativi.

Queste le principali specifiche tecniche della nuova Aprilia Tuono V4 Factory 2025 rilasciate dal costruttore veneto:

SCHEDA TECNICA
MOTORE
TipoV4 a 65° longitudinale, 4 valvole per cilindro, raffreddato a liquido con Ride-By-Wire
Alesaggio x corsa81 x 53,32 mm
Cilindrata1.099 cc
Potenza max180 Cv (132,4 Kw) @ 11.800 giri/min
Coppia max121 Nm @ 9.650 giri/min
Cambio6 rapporti
FrizioneMultidisco in bagno d'olio con sistema antisaltellamento
CICLISTICA
TelaioTelaio in alluminio a doppia trave
Sopensione ant.Forcella Öhlins a gestione elettronica, steli rovesciati da Ø 43 mm con trattamento TiN, completamente regolabile, escursione 120 mm
Sopensione post.Monoammortizzatore Öhlins a gestione elettronica, completamente regolabile, escursione ruota 130 mm
Freno ant.Doppio disco flottante Ø 330 mm. Pinze radiali monoblocco Brembo M50 a 4 pistoncini
Freno post.Disco Ø 220 mm. Pinza Brembo a 2 pistoncini
Ruota ant.Cerchio in lega d'alluminio 17" x 3,5"
Ruota post.Cerchio in lega d'alluminio 17" x 6"
DIMENSIONI E PESO
Altezza sella836 mm
Peso in o.d.m.211 kg
Capacità serbatoio18 litri
EQUIPAGGIAMENTOGruppo ottico LED con DRL. Strumentazione TFT bonded da 5” with Race Dashboard. Comandi retroilluminati. Sistema APRC con piattaforma inerziale a 6 assi: Mappe motore (AEM), Freno motore (AEB), Cornering ABS (3 mappe e Rear Wheel Lift-up Mitigation), Controllo di trazione (ATC), Controllo impennata adattivo e predittivo (AWC), 6 Riding modes. Aprilia Quick Shift (AQS). Bending lights, Aprilia Cruise Control (ACC), Aprilia Launch Control (ALC), Aprilia Pit Limiter (APL), Aprilia Slide Control (ASC). Ammortizzatore di sterzo Öhlins a gestione elettronica, Tubi freno in treccia metallica. Codino monoposto e sellino passeggero
PREZZOa partire da 20.999 euro
La Gazzetta dello Sport

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