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Blocchi stradali minacciati il ​​10 settembre: il Ministero degli Esteri sconsiglia i viaggi in Francia

Blocchi stradali minacciati il ​​10 settembre: il Ministero degli Esteri sconsiglia i viaggi in Francia

Il Ministero degli Esteri federale di Berlino avverte che in questa data saranno in vigore significative restrizioni in tutto il Paese.

L'elemento scatenante è il progetto di bilancio per il 2026, presentato dal Primo Ministro François Bayrou. Questo bilancio include tagli ai servizi pubblici, il congelamento delle prestazioni sociali e la cancellazione di due giorni festivi. Il movimento di protesta si oppone a queste misure e chiede una diffusa interruzione della vita quotidiana in Francia il 10 settembre, attraverso scioperi, boicottaggi dei trasporti pubblici , prelievi di contanti e proteste.

L'iniziativa è nata sui social media nella primavera del 2025 e affonda le sue radici in precedenti ondate di proteste, come quella dei Gilet Gialli. Partiti di sinistra e singoli sindacati sostengono l'appello. I vertici sindacali e i partiti di estrema destra ne hanno preso le distanze.

Secondo le autorità , il traffico ferroviario, metropolitano, degli autobus e aereo subirà notevoli disagi . I viaggiatori dovranno aspettarsi numerose cancellazioni e ritardi. Anche scuole, ospedali e altre strutture pubbliche potrebbero essere interessate, poiché alcuni dipendenti sono stati chiamati a scioperare.

Il Ministero degli Esteri federale consiglia: "Evitare grandi raduni, proteste di massa e dimostrazioni. Seguire le istruzioni delle forze di sicurezza".

Anche il traffico stradale è notevolmente compromesso.

  • Sono previsti ingorghi stradali notevoli a Parigi e nella regione dell'Île-de-France, in quanto sono stati annunciati blocchi stradali e manifestazioni.
  • Anche a Marsiglia, Lione, Bordeaux e Lille sono possibili blocchi stradali in importanti nodi stradali.
  • Potrebbero verificarsi notevoli disagi sulle autostrade centrali come la A1, la A4 e la A6 nell'area di Parigi, nonché sulle strade di accesso alle principali città.
  • I caselli autostradali e le strade di accesso agli aeroporti e ai grandi mercati sono considerati potenziali obiettivi di proteste.

Non sono interessati solo i pendolari, ma anche i mezzi pesanti. Agricoltori e altre categorie professionali hanno annunciato la loro partecipazione, quindi è probabile che si verifichino blocchi su autostrade e superstrade.

In vista del dibattito sul bilancio in autunno, i disordini sociali, evidenziati dal "bloquons-tout", stanno aumentando. Si ritiene probabile che le proteste continuino oltre il 10 settembre. Si sta già discutendo di ulteriori giornate di sciopero.

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