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Tesla Roadster, voci di un ritorno? Che sia la volta buona?

Tesla Roadster, voci di un ritorno? Che sia la volta buona?

Il ritorno della Tesla Roadster a fine 2025? Forse, potrebbe essere la volta buona. La seconda generazione del modello più performante del brand di Elon Musk, niente a che vedere con l’auto originale basata sulla Lotus Elise, era stata presentata nel 2017 e da allora non se n’è saputo più nulla. Nonostante i ritardi, tuttavia, il progetto di un’auto sportiva elettrica non è stato mai abbandonato dal costruttore americano. Ora c’è un aggiornamento, anche se potrebbe essere solo una boutade. Alla Tesla si sono, infatti, inventati di lanciare la Roadster 2.0 a fine 2025 come il canto del cigno delle vetture gestibili manualmente prima che la guida autonoma prenda il sopravvento e guidare un’auto si trasformerà in un lusso per pochi eletti. Insomma per Musk la nuova Roadster sarà la demo più epica annunciata per il fine anno.

Data per certo che la nuova Roadster sarà lanciata quest’anno, Tesla dovrà fare i conti con degli acquirenti di supercar che non stanno ipotizzando di acquistare delle elettriche. La maggior parte, infatti, preferisce un motore a combustione sotto al cofano. Anche il fondatore di Rimac, Mate Rimac, ha ammesso che la sua supercar Nevera non sta andando bene perché gli utilizzatori di fascia alta desiderano avere, ancora, un’esperienza più analogica. Nel mondo delle auto ad alte prestazioni, insomma, è più sicuro scommettere su un motore termico. Forse la nuova Roadster piacerà di più, probabilmente, ai fedeli acquirenti di Tesla che da tempo hanno sposato la scelta unilaterale del brand americano e che non vedono l’ora di garantirsi un feedback ai massimi livelli e a prezzi abbordabili paragonati ai concorrenti.

La vettura è un coupé elettrico a 4 posti con un tetto in vetro removibile, a trazione integrale, per un’autonomia di circa 1.000 km. Accreditata di una velocità massima di 400 km/h e di un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2 secondi, ma per Elon Musk l’accelerazione non sembra essere la parte più cool della Roadster. Il riferimento è, forse, ad una singolare opzione disponibile, la SpaceX, che avrebbe permesso un’accelerazione in meno di un secondo utilizzando 10 piccoli propulsori a razzo disposti intorno alla vettura. Si farà davvero? A proposito di listini sul sito Usa di Tesla si può ancora ordinare la Roadster versando 5.000 dollari, rimborsabili, ma entro 10 giorni va fatto un altro pagamento di 45.000 dollari. Supponendo che il prezzo non sia cambiato, l’auto costerebbe 200.000 dollari o 250.000 dollari con in più alcune opzioni.

Davvero vale la pena per Tesla puntare, oggi, su un modello così di nicchia piuttosto che su un vettura accessibile come una versione economica della Model Y di cui, da tempo, si ipotizza l’arrivo? Forse un crossover scontato non potrebbe aiutare meglio il brand a riprendersi. E ancora investire su una Model 2 o un prodotto similare non sarebbe una mossa più intelligente rispetto ad una Roadster a basso volumi di vendite? Ecco alcune discussioni in atto. Va, tuttavia, detto che nonostante l’auto economica di Testa può essere, sempre, in fase di sviluppo, le informazioni su un’autentica entry-level di Tesla, suggeriscono che non arriverebbe molto presto. Del resto la con

correnza nel settore delle vetture abbordabili è sempre più agguerrita, per non parlare dell’offerta dei marchi cinesi, praticamente, imbattibile.

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