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Stellantis Termoli, chiude lo storico reparto motore Fire

Stellantis Termoli, chiude lo storico reparto motore Fire

E' prevista per il mese di maggio la chiusura del montaggio del motore Fire nello stabilimento Stellantis di Termoli. La conferma arriva dai sindacati che, oggi, hanno partecipato al consiglio di fabbrica dell'azienda automobilistica. Al centro dell'incontro, le prospettive occupazionali ed il futuro dell'impianto di Termoli. Forti le preoccupazioni di Fim, Uilm, Uglm e Fismic legate all'imminente stop dell'intero reparto del motore che ha rappresentato uno degli elementi importanti della storia della Fiat, oggi Stellantis. Il reparto conta circa 450 operatori. A peggiorare la situazione, le deboli prospettive delle restanti divisioni produttive. "La produzione dei motori 2000 benzina (Gme) non ha una prospettiva lavorativa a lungo termine poiché si tratta di un prodotto esportato quasi totalmente negli Usa e, che, a breve verrà sostituito da un motore prodotto in America. Il 1000 e 1500 (Gse) non sta producendo al massimo della capacità e si fa ricorso sistematico alla cassa integrazione - dichiarano le organizzazioni sindacali -. Si dovrà attendere, ancora, con la speranza che l'avvio produttivo della nuova 500 faccia registrare una decisa ripresa, in linea con le elevate capacità di questo stabilimento". L'annunciata produzione del nuovo cambio, entrerà a regime non prima della fine del prossimo anno, occuperà circa 300 dipendenti e non compenserà, come numero di lavoratori, neanche quelli attualmente impiegati nel Fire che ne risultano 450. "La chiusura del cambio prima e del Fire, oggi, era stata stabilita anche rispetto alla riconversione del sito produttivo in una Gigafactory, che avrebbe dovuto produrre già a partire del 2026 batterie per auto - continuano i sindacati -. Questa prospettiva si sta sempre più allontanando, vista la sospensione del progetto da quasi un anno e da tutte le incognite che questa transizione green, mal governata, sta generando. La forte preoccupazione deriva dal fatto che, attualmente, per Termoli non sono previste nuove produzioni che possano traghettare lo stabilimento oltre il 2030". A tutela dell'occupazione e dello storico stabilimento automobilistico della città, Fim, Uilm, Fismic e Uglm, hanno deciso di mettere in campo una serie di iniziative di sensibilizzazione sul territorio rivolte alle istituzioni ed ai cittadini.

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