Stellantis, attese le stime del 2025. Il nodo dei dazi

Dopo la sospensione decisa ad aprile, Stellantis tornerà a dare le sue previsioni finanziarie per il 2025, molto attese dal mercato. Lo farà in occasione dell'approvazione dei conti del primo semestre dell'anno martedì 29 luglio, quando il nuovo amministratore delegato Antonio Filosa incontrerà per la prima volta gli analisti nella conference call sui risultati. L'annuncio del ritorno delle stime da parte del responsabile finanziario Doug Ostermann lunedì scorso è stato accolto positivamente e il titolo è salito in Borsa. Stellantis aveva sospeso la prospettiva finanziaria per il 2025 a causa dell'evoluzione delle politiche tariffarie doganali e della difficoltà di prevederne i possibili impatti sui volumi di mercato e sul panorama competitivo. Adesso in qualche modo le nubi sembrano diradarsi anche se ancora non c'è una decisione definitiva dell'amministrazione americana: il comparto auto, inclusa la filiera della componentistica, dovrebbe strappare un allentamento dei dazi Usa fissati al 25%, con l'armonizzazione alla soglia del 15%. Una tariffa ancora significativa, ma che ridà ossigeno competitivo al comparto. Il primo semestre - secondo i dati preliminari già comunicati - non è andato molto bene per Stellantis, anche se in miglioramento rispetto alla seconda metà del 2024: il periodo si è chiuso con ricavi globali pari a 74,3 miliardi di euro e perdite nette per 2,3 miliardi, mentre il risultato operativo rettificato è positivo per 0,5 miliardi. Nel secondo trimestre il gruppo ha effettuato a livello mondiale 1,4 milioni di consegne, con un calo del 6% rispetto all'anno precedente. Nella call con gli analisti finanziari Filosa, che dall'inizio del suo mandato ha visitato molti degli stabilimenti e delle sedi del gruppo, commenterà i dati del semestre e le prospettive per il 2025, ma potrebbe anche dare qualche indicazione maggiore sui tempi del nuovo piano industriale. Un piano molto atteso dai sindacati che, a più riprese, hanno chiesto in queste settimane la convocazione del nuovo amministratore delegato da parte del governo per fare il punto sulle prospettive degli stabilimenti italiani, sui modelli futuri e sull'occupazione. Dopo l'estate arriverà il nuovo Jeep Compass costruito a Melfi, un modello su cui l'azienda conta molto, mentre è previsto per novembre l'inizio della produzione della Fiat 500 ibrida che sarà una boccata d'ossigeno per la fabbrica di Mirafiori. Dal primo ottobre sarà operativo Gilles Vidal, nuovo responsabile del Design per i marchi europei di Stellantis. La prossima settimana molte delle società controllate da Exor, la holding della famiglia Agnelli, approveranno la semestrale: il 30 luglio toccherà a Iveco, il 31 alla Ferrari e l'1 agosto alla Cnh. Per Iveco, l'azienda che produce veicoli commerciali e autobus, gli sguardi sono puntati sulla cessione del settore difesa dopo le voci che darebbero alle battute finali l'acquisizione da parte di Leonardo. Un'operazione che potrebbe sbloccare anche la cessione della stessa Iveco all'indiana Tata Motors da parte di Exor che controlla il 27% del suo capitale sociale. Secondo le notizie circolate nei giorni scorsi sarebbe già stata raggiunta un'intesa di massima.
ansa