Sinner al top, ma chi sono gli altri sportivi italiani più ricchi?

L’Italia ha la fortuna di avere in casa, finalmente, il numero 1 al mondo, fresco trionfatore a Wimbledon, in uno degli sport più ricchi e diffusi di quest’epoca votata alla globalizzazione. Jannik Sinner, a 23 anni, è già balzato in testa alla classifica dei guadagni annuali “all time”, tra gli sportivi italiani. Nel suo caso la fetta maggiore della torta arriva dalle entrate commerciali (sponsor, esibizioni, licensing, eccetera), come abbiamo stimato in questo approfondimento G+. A ciò si aggiungono i premi ufficiali del circuito Atp: l’anno scorso 15 milioni di euro, quest’anno 7 dopo il giro di boa. Sinner a parte, chi sono gli altri atleti tricolori più ricchi? Abbiamo isolato, per ciascuno, la stagione più redditizia. Non parliamo, quindi, dei patrimoni accumulati ma degli introiti annui, per una corretta comparazione. Nel caso di importi datati nel tempo, abbiamo calcolato la rivalutazione della moneta a oggi. Viene fuori questa top five.
Sul podio, assieme a Sinner, troviamo un calciatore e un motociclista. Marco Verratti gioca attualmente in Qatar, dopo aver calcato le scene da protagonista nel Psg: il primo contratto firmato con l’Al-Arabi e valido per il 2023-24 e il 2024-25 gli garantiva 35 milioni di euro a stagione (ridotti a 30 nel nuovo contratto con l’Al-Duhail). A tali somme andrebbero aggiunti gli sponsor: corrispettivo non noto, e comunque marginale. Ed eccoci a Valentino Rossi, il re Mida dello sport italiano prima di Sinner, l’unico nostro atleta presente nella top ten della classifica mondiale dei guadagni stilata da Forbes dall’inizio degli anni Novanta. Il pluricampione del Motomondiale raggiunse l’apice nel 2008 e nel 2009 con 24 milioni di euro annui, di cui 10-11 come stipendio della Yamaha e il resto da sponsorship, merchandising e altro. Quei 24 milioni, rivalutati con il coefficiente Istat, diventano 32 milioni ai giorni nostri.
Dalle moto al basket. Il nome è quello di Danilo Gallinari, cioè colui che, tra gli azzurri sbarcati in Nba, è riuscito a ottenere il contratto più remunerativo. Nel 2017 firmò un triennale da 65 milioni di dollari con i Los Angeles Clippers disputando l’ultima stagione, dopo uno scambio, con gli Oklahoma City Thunder: ingaggio a salire, per arrivare a 22,6 milioni di dollari nel 2019-20. Con la rivalutazione e il cambio, sarebbero 24 milioni di euro oggi. Anche per Gallinari resta ignoto l’apporto commerciale. A questo punto, troviamo una new entry fresca fresca. Mateo Retegui sta per sottoscrivere un contratto da favola con Al-Qadsiah: 20 milioni di euro a stagione per le prossime quattro stagioni. Arabia batte Cina. Sì, perché tale importo supera i 15 milioni annui versati dallo Shandong Luneng a Graziano Pellè tra il 2016 e il 2020, equivalenti a 18 milioni ai giorni nostri. Appena fuori dalla top 5, merita una citazione l’immenso Francesco Totti. Il 2007 è stato per lui l’anno più redditizio, secondo Forbes: 12 milioni di euro, metà come stipendio dalla Roma e metà come entrate commerciali. Con la rivalutazione Istat sarebbero 16 oggi.
La Gazzetta dello Sport