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Mazda CX-80 e-Skyactiv D, 1.500 km con l’ammiraglia giapponese. I risultati del test

Mazda CX-80 e-Skyactiv D, 1.500 km con l’ammiraglia giapponese. I risultati del test

ROMA – Dici Mazda e pensi al piacere di guida. Le vetture di Hiroshima – MX-5 in primis, la spider più venduta della storia – si distinguono da sempre per dinamica impeccabile e affidabilità tipica del Sol Levante. Ci sono modelli, però, che puntano (anche) su aspetti come comfort, spazio ed efficienza. Caratteristiche evidenti su CX-80, ammiraglia del marchio progettata per affrontare anche le lunghe distanze in totale relax.

Abbiamo avuto modo di testarla a fondo in un viaggio andata e ritorno Roma-Milano, percorrendo oltre 1.500 km, dove il grande Suv ha evidenziato numerosi punti di forza.

L’esemplare in prova, con motore diesel Skyactiv-D da ben 3,3 litri, trazione integrale e sei posti, durante il viaggio ha confermato tutte le ambizioni premium della nuova ammiraglia giapponese. Con i suoi quasi 5 metri di lunghezza (4.995 mm). Abbiamo avuto modo di provarla nella configurazione Homura Plus con Captain Seat, ossia sei posti distribuiti su tre file, arricchita da tutti i pacchetti disponibili: Convenience & Sound Pack, Driver Assistance Pack e Tetto Panoramico.

Il livello di comfort della vettura è notevole. A partire da quello acustico, con ottima insonorizzazione anche a velocità autostradali ed esperienza musicale ai vertici offerta dall’impianto audio Bose a 12 altoparlanti.

A bordo, la qualità percepita è alta: finiture curate, interni ampi e luminosi (soprattutto con il tetto panoramico opzionale) e comparto tecnologico in linea con quello delle vetture premium. Due i display da 12,3 pollici, per strumentazione e sistema multimediale, con quest’ultimo compatibile con smartphone Apple e Android. Un plauso alla presenza di soli comandi fisici, per infotainment, climatizzatore e altre funzioni, che evitano inutili distrazioni.

La seconda fila, con due poltrone singole separate da un corridoio centrale, offre spazio ed ergonomia paragonabili a quelli delle sedute in business class; comodità anche per i due passeggeri in ultima fila, a patto che non siano troppo alti di statura. Gli occupanti possono, poi, contare su un vano bagagli da 687 litri (258 viaggiando in sei), che salgono a ben 1.971 abbattendo tutti gli schienali.

Il motore sei cilindri in linea da 249 Cv e 550 Nm di coppia con tecnologia mild hybrid a 48V ha stupito per l’efficienza: realizzato nell’ottica del “rightsizing”, con soluzioni avanzate in grado di contenere i consumi, il propulsore consente di raggiungere i 17 km al litro, con una media autostradale reale di 13 km/l. Un dato di assoluto rilievo per un’auto di tale segmento, con un peso a vuoto che supera le due tonnellate. Nonostante la mole, la CX-80 mantiene piacere e dinamica di guida tipici del marchio. Il telaio con schema sospensivo raffinato (doppio braccio all’anteriore e multilink al posteriore), la trazione integrale i-Activ AWD e il cambio automatico a 8 rapporti lavorano in perfetta armonia. In curva, inoltre, i trasferimenti di carico sono ridotti al minimo grazie al sistema Kinematic Posture Control, che frena leggermente la ruota interna mantenendo l’assetto “piatto”.

Concludiamo con i prezzi. La versione a gasolio attacca il listino a 62.870 euro (allestimento Exclusive Line) fino ad arrivare ai 73.870 euro della top di gamma Takumi Plus. Il nostro esemplare, Homura Plus in tinta Artisan Red Premium, costa invece 74.370 euro.

repubblica

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