Lexus RZ, la prova del suv elettrico che si guida con una cloche e il cambio manuale


Dopo tre anni, peraltro passati nella penombra, il primo modello nativo elettrico della Lexus si rinnova per partire per una nuova vita. Il suv RZ arriva così alla seconda serie sotto gli effetti di un leggerissimo aggiornamento estetico, ma adottando nuove tecnologie e mettendo su famiglia. Infatti, dai primi mesi del prossimo anno non sarà più offerto in unica versione ma in tre varianti accomunate da nuove tecnologie destinate a ottimizzare efficienza, dinamismo e guidabilità, ma anche molto differenti una dall’altra.
La gamma della nuova generazione della RZ è formata dalla versione monomotore 350e Executive a trazione anteriore con 224 cavalli con un’autonomia di 570 chilometri, da quella bimotore 500e Awd Luxury con 381 cavalli che può percorrere fino a 500 chilometri prima di attaccarsi alla rete elettrica e da quella sempre bimotore 550e F-Sport a trazione integrale con 408 cavalli, che promette percorrenze sino a 450 chilometri. Quest’ultima si distingue sia esteticamente sia perché di serie offre il cambio manuale virtuale con otto rapporti e lo steer-by-wire, cioè una sistema di sterzatura privo di collegamento meccanico tra volante e ruote alle quali trasmette i comandi attraverso segnali elettrici e che mette davanti a chi guida un volante in stile Formula 1, che sarà disponibile come optional anche per la versione intermedia. Di fatto, la 550e è la RZ in cui si concentra il maggiore numero di novità poiché a quelle citate si aggiungono quelle presenti anche sulle altre due. Infatti, pur essendo anch’essa è alimentata da una nuova batteria da 77 kWh, dotata di un caricatore di bordo da 22 kW e di pre-condizionamento che utilizzando la corrente continua fino a 150 kW consente un ripristino dal 10 all’80% in mezz’ora. Inoltre, più delle consanguinee adotta una serie di irrigidimenti strutturali, vanta un assetto tarato specificatamente per conciliare il confort con la determinazione del comportamento, si avvale di settaggi ad hoc sia dell’elettronica che gestisce il dinamismo sia della trazione integrale per omogeneizzare le percorrenze delle curve.
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La RZ top di gamma si riconosce per l’outfit con stilemi caratterizzanti. In particolare, gli scudi paraurti di disegno specifico con prese d’aria integrate in quello anteriore, i deviatori che indirizzano i flussi sulle fiancate, lo spoiler sotto al lunotto, il diffusore posteriore, i cerchi da 20” e alcuni cromatismi particolari. Nell’abitacolo l’unica esclusività proposta dalla 550e F-Sport è il volante “a farfalla”, poiché l’aggiornamento di questo modello non ha modificato l’arredamento di stile convenzionale dell’abitacolo limitandosi a introdurre solo nuovi rivestimenti e inediti abbinamenti cromatici che assieme alla luminosità che porta in dote il nuovo tetto panoramico, che consente di regolare il livello di oscuramento, rendono l’ambiente più ospitale. La digitalizzazione poggia sempre sul piccolo cockpit da 7” che la forma del nuovo “volante” rende sempre ben visibile, sull’head up display da 10” e sullo schermo da 14” dell’infotainment, che adesso integra un navigatore con la pianificazione della rotta sia per ottimizzare il consumo sia per individuare i punti di ricarica lungo il tragitto. Razionalmente, disseminati sulla plancia e sulla consolle centrale ci sono molti interruttori fisici, compreso quello per innestare il cambio virtuale che si gestisce con i paddle che, così, abbandonano la funzione di settare i livelli del recupero dell’energia nei rallentamenti.
Capace di toccare i 180 all’ora e i 100 orari in 4”4, dal posto guida la F-Sport trasmette la sua personalità con la cloche di stampo aeronautico che sostituisce il volante ispirata dal fatto che per sterzare a qualsiasi velocità bastano rotazioni di pochi gradi e il tasto sulla consolle centrale per innestare il cambio virtuale. Dal lato pratico, lo steer-by-wire impone assuefazione per potere essere utilizzato in maniera corretta e vantaggiosa per il comportamento poiché tra un fine corsa e l’altro la rotazione del volante arriva a 200°. In pratica, la metà di quella di uno sterzo convenzionale. Quindi, a qualsiasi velocità così come nelle manovre e in ogni tipo di curva richiede movimenti molto inferiori rispetto a uno sterzo convenzionale.
Dal canto suo, il cambio emulando il funzionamento di un manuale permette di sfruttare il rendimento lineare del powertrain bimotore in modo divertente, sebbene accompagnandolo con una sonorità artificiale. A livello dinamico questa RZ privilegia più il confort, che la precisione della guida poiché le sospensioni elettroniche restano morbide anche con utilizzando la configurazione vettura Sport.
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