Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

Italy

Down Icon

La benzina che si utilizza in F1 e quella che si trova su strada: caratteristiche e differenze

La benzina che si utilizza in F1 e quella che si trova su strada: caratteristiche e differenze

Possono viaggiare entrambe a benzina, ma un'automobile che percorre le strade di tutti i giorni non utilizza un carburante identico rispetto a una monoposto di Formula 1 durante i gran premi. Andiamo a scoprire le varie caratteristiche e le differenze di queste alimentazioni, all'apparenza simili ma in realtà un po' diverse. Su strade e autostrade le più comuni sono la benzina senza piombo e il gasolio, ma ci sono anche le vetture a Gpl e metano fino alle auto ibride ed elettriche. Nella principale categoria del motorsport si utilizza un determinato tipo di carburante dal 2022, anno dell'ultimo cambio di regolamenti. Le dieci scuderie usano infatti l'E10, una miscela specifica composta al 90 per cento da carburante e al restante 10% da etanolo rinnovabile. In questo 2025, il prezzo di un litro di benzina in F1 si attesta tra i 22 e i 33 dollari, una cifra che non ha nulla a che vedere con ciò che viene distribuito nelle stazioni di servizio su strade e autostrade. Ma dal 2026, con l'ennesimo cambio regolamentare, il prezzo sarà più elevato con un nuovo carburante sintetico.

La Formula 1 si sta apprestando a entrare in una nuova era regolamentare e così dal 2026 verrà utilizzato un carburante del tutto sostenibile, dato l'obiettivo della Fia, la Federazione internazionale dell'automobile, di arrivare a zero emissioni di carbonio entro il 2030. Per questa nuova benzina non sarà ammessa la miscelazione con carburanti fossili, ma ci saranno gli e-fuel, ovvero dei combustibili sintetici, prodotti tramite una sintesi chimica che coinvolge idrogeno e anidride carbonica. Una benzina che richiede una significativa quantità di energia per essere prodotta e che ha una spesa piuttosto elevata. In F1 il prezzo dovrebbe essere tra i 170 e i 225 dollari al litro, con picchi stimati di 300. La Fia sta già studiando soluzioni per ridurre i costi dal 2027, ma per l'anno a venire il destino sembra segnato. Le varie squadre potrebbero spendere in ogni fine settimana di gara tra gli 80 e i 100mila dollari per il carburante, con una cifra totale tra 1,9 e 2,4 milioni per una stagione da 24 gran premi. Il costo potrebbe salire ancora di più per chi non ha già una collaborazione con un fornitore di carburante, tipo Ferrari con Shell o Mercedes con Petronas. La nota positiva per le squadre, 11 a partire dal prossimo campionato, è che il prezzo che verrà speso per il carburante dal 2026 sarà esente dal limite dei costi. Questo nuovo tipo di benzina in F1 dovrà avere un numero di ottani, cioè la resistenza alla detonazione della miscela aria-carburante nel cilindro del motore, tra 95 e 102.

Sulle strade e le autostrade di tutti i giorni la benzina è disponibile in diverse varianti, in base al numero di ottani e alla presenza di additivi. La cosiddetta verde senza piombo, la più comune nelle auto moderne, viene prodotta da fonti rinnovabili come biomasse e rifiuti organici ed è più sostenibile rispetto alla vecchia benzina super. Nel processo di lavorazione viene utilizzata meno CO2 e nella combustione vengono emessi meno inquinanti atmosferici. Può essere a 95 o 98 ottani, più è alto questo numero più efficiente sarà la combustione del motore e migliori saranno le prestazioni dell'auto. Avendo bisogno di poca energia, la benzina verde ha un costo piuttosto basso rispetto a quella che si usa in F1. Adesso il prezzo su strada è risalito fino a 1,748 euro al litro per il self service con massimi di oltre 2,30 euro al litro serviti in autostrada. Un altro carburante molto utilizzato per strada è di sicuro il gasolio. Questo tipo viene adottato per i veicoli diesel, che hanno motori a compressione per la combustione del carburante stesso. Disponibile in diverse varianti, il gasolio dipende dalla percentuale presente di biodiesel e dal numero di cetano. Il biodiesel è un tipo di carburante ottenuto da fonti rinnovabili e tra le varianti ci sono sigle come B7, B10 o Xtl. Invece, il numero di cetano indica la velocità di combustione del carburante nel motore. Più alta è questa cifra più efficiente sarà il motore diesel, con un'importante riduzione delle emissioni nocive.

Tra i vari carburanti utilizzati in alcuni veicoli c'è anche il Gpl, gas di petrolio liquefatto. Si tratta di una miscela di propano e butano disponibile in forma gassosa. È un'alternativa più economica rispetto a benzina e gasolio, ma può essere meno efficiente come chilometraggio al litro. Le auto a Gpl hanno un serbatoio apposito e possono richiedere modifiche al sistema di alimentazione. Si tratta di una scelta più conservativa, dato che il Gpl produce meno emissioni nocive durante la combustione. In alcuni veicoli viene utilizzato il metano, realizzato a partire dal gas naturale con un processo di fermentazione. Disponibile anche questo in forma gassosa, è usato soprattutto per veicoli commerciali e autobus. Anche le auto a metano hanno bisogno di un serbatoio apposito e possono richiedere modifiche al sistema di alimentazione. Si tratta sempre di una scelta più ecologica, visto che durante la combustione produce meno emissioni di CO2. Infine, ci sono i veicoli che non utilizzano affatto carburanti come le auto elettriche, le quali sono alimentate da batterie ricaricabili con la corrente. Queste vetture rappresentano una delle soluzioni ancora più sostenibili per ridurre le emissioni di CO2 e l'inquinamento atmosferico, ma richiedono un'infrastruttura di ricarica adeguata e possono avere un'autonomia limitata.

La Gazzetta dello Sport

La Gazzetta dello Sport

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow