F1, Ferrari: sensazioni positive dopo i test con la nuova sospensione posteriore

Facce sorridenti. È questo il primo feedback interessante che possiamo portare alla luce. Sì, perché ambedue i piloti della Rossa, dopo il test con la nuova sospensione, davanti al nugolo di tifosi all’uscita, sono parsi felici e disponibili a soddisfare l’attesa dei supporter. Una prima indicazione importante, in quanto sappiamo come ambedue gli alfieri della Rossa non siano capaci di nascondere le emozioni.
Mercoledì Ferrari ha girato con Zhou Guanyu e gli italiani che partecipano per la Rossa al mondiale endurance: Antonio Fuoco e Antonio Giovinazzi. Diverse sgambate in pista sfruttando i cosiddetti TCP (test previous car). La vettura era quella che ha partecipato alla campagna agonistica 2023. Ma il test che conta veramente, quello per cui il Cavallino Rampante si è diretto in Toscana, riguarda la SF-25.
Il team di Maranello ha modificato la sospensione posteriore. Un cambio necessario per correggere il comportamento della monoposto. Serviva fornire una costanza nel carico prodotto dai Canali Venturi in tutte le condizioni di marcia. Un provvedimento importante che arriva dopo mesi di studio del reparto che cura la dinamica del veicolo. Parliamo del primo vero e proprio lavoro di Loic Serra.
Il direttore tecnico non aveva ancora diretto il pool di ingegneri in questo modo, considerando che il suo approdo in Via Abetone Inferiore 4 è arrivato solamente il 1° ottobre 2024, quando l’attuale vettura aveva già fissato i gruppi sospensivi da utilizzare. Sarà pertanto importante valutare il suo “primo lavoro”, tenendo presente che la buona riuscita dell’aggiornamento potrebbe cambiare volto all’intera stagione.
Di riflesso, anche la posizione di Vasseur potrebbe divenire più solida e non più così tanto traballante, riacquistando un po’ di quella fiducia venuta meno per gli scarsi risultati della prima parte del campionato. Lo step sul rendimento della SF-25 è necessario pure per fornire fiducia al gruppo stesso, dimostrando che la cifra tecnica della Ferrari è buona, sapendo reagire ai problemi nati da errori in fase di progetto.
Raccogliere informazioni: era questo il primo obiettivo della Rossa per il filming day odierno. Il tutto considerando che l’efficacia degli esami svolti sul tracciato di proprietà non può essere certo considerato super attendibile. Le variabili sono troppe. Ma sebbene le ragioni siano diverse, le abbiamo anticipate tramite uno scritto dedicato, resta il fatto che la valenza di questo test cruciale non va messo in discussione.
Durante le prime ore del mattino è sceso in pista Leclerc. Il monegasco ha svolto diversi run in linea di massima piuttosto corti. Il suo lavoro è terminato attorno alle ore 12. Va detto che Charles si è intervallato con la SF-23 di Giovinazzi, non entrando mai nello stesso momento in pista. Un lavoro incrociato dove tutto è filato liscio, portando a termine il programma prestabilito. Ovviamente i riscontri cronometrici non fanno testo.
Lo scopo di questo test era quello di studiare a livello preliminare il funzionamento del pull-rod posteriore ridisegnato dal team italiano. Dopo una pausa di circa 40 minuti, verso le 12:40, Hamilton si è preparato per salire sulla monoposto. L’inglese ha così preso parte al test, ma nel suo caso, il compito stabilito dagli ingegneri per valutare la nuova sospensione posteriore era differente rispetto a quello del compagno di squadra.
Il talento di Stevenage si è adoperato per circa un’ora e mezza. Pure lui ha realizzato diversi run, sebbene nel suo caso la modalità lavorativa abbia compreso dei run decisamente più lunghi. Parliamo di 6-7 passaggi in media, mentre il monegasco si è speso in diverse occasioni per non più di 2 o 3 tornate. Questo significa che la squadra ha deciso di differenziare la raccolta dati.
Al momento non è dato sapere se la nuova sospensione potrà ribaltare lo scenario. Per questo dovremo attendere il GP del Belgio, dove peraltro la nostra redazione sarà presente. Parliamo di un contesto competitivo perfetto per testare questo tipo di update, in quanto presenta diverse tipologie di curve ad ampio raggio con pendenze altimetriche variabili. Resta il fatto che i visi dei protagonisti erano alquanto distesi, e questo, signori, è già un traguardo importante a margine del test più importante della stagione.
Virgilio Motori