Dai punti critici al tabù per Marquez: i segreti del GP d’Indonesia di MotoGP

Niente soste per il Motomondiale. Archiviato il GP del Giappone, dove Marc Marquez ha conquistato il titolo MotoGP, si fa tappa in Indonesia. A Mandalika va in scena il diciottesimo atto iridato. Il tracciato ospiterà per la quarta volta un Gran Premio dopo l’esordio nel calendario, avvenuto durante la stagione 2022. Non è la prima volta assoluta per un tracciato indonesiano, dato che, tra il 1996 e il 1997, il Motomondiale gareggiò a Giacarta. In compenso il Pertamina Mandalika Circuit ha già dimostrato di essere una pista interessante, capace di regalare grandi emozioni nelle scorse stagioni.
Lungo 4,301 km, il circuito risulta mediamente impegnativo per i freni, sollecitati dai piloti MotoGP per meno di 28 secondi in un giro. Secondo i tecnici Brembo, la pista di Mandalika presenta un indice di difficoltà pari a 3, considerando una scala da 1 a 6. La valutazione tiene conto di un dato significativo: ben quattro delle 9 staccate sono considerate poco impegnative per l’impianto frenante, mentre tre vengono classificate con un coefficiente “Medium”. In due curve, invece, la velocità diminuisce di almeno 100 km/h e le sollecitazioni ai freni risultano elevate. Il punto più duro è la curva 1: in questo tornante destrorso, le MotoGP passano da 309 km/h a 107 km/h in 4,5 secondi, percorrendo 239 metri con un carico sulla leva del freno pari a 5,7 kg. La decelerazione raggiunge 1,5 g e la pressione del liquido freni Brembo tocca il picco di 12,3 bar. Il secondo tratto particolarmente delicato è la curva 10, che gira a sua volta verso destra: la decelerazione da 277 km/h a 90 km/h avviene in 213 metri e 4,6 secondi. Il carico sul freno è pari a 5,3 kg.
In Indonesia gli occhi saranno puntati sul nuovo campione del mondo, Marc Marquez. Tuttavia lo spagnolo della Ducati non ha mai brillato a Mandalika. Il miglior risultato è un terzo posto nella Sprint 2024, mentre nella gara lunga non ha mai ottenuto punti. Tre anni fa diede forfeit dopo un terribile incidente durante il warm up, mentre nel 2023 si concluse con una caduta. Niente gioie anche nella scorsa stagione, quando il motore della sua Ducati Gresini andò in fumo, compromettendo la possibile rimonta iridata. I risultati si sommano allo scarso feeling di Marquez per un tratto particolare della pista, ovvero il secondo settore.
Il weekend di Mandalika potrebbe regalare risultati sorprendenti. Lo dicono i precedenti storici. Finora nessun pilota del Motomondiale ha mai vinto due volte in Indonesia considerando tutte le edizioni, compreso il biennio 1996-1997. Per quanto riguarda la MotoGP, neanche stavolta il vincitore della stagione precedente si ripeterà: Jorge Martin, trionfatore nel 2024, sarà assente per infortunio. Presenti invece Miguel Oliveira e Francesco Bagnaia, i piloti che hanno ottenuto il successo rispettivamente nel 2022 e nel 2023. Due anni fa, la vittoria consentì a Pecco di invertire la rotta contro Martin, respingendo il tentativo di rimonta dello spagnolo nel Mondiale. Ora Mandalika potrebbe aiutarlo nell’inseguimento al secondo posto iridato.
La Gazzetta dello Sport