Citroën C5 aircross, com’è e come va l’ibrida plug-in con 90 km di autonomia
Citroën completa la gamma C5 Aircross con due motorizzazioni, il plug-in 195 cv e l’elettrico con batteria long range che raggiunge oltre 600 km di autonomia, contro i 520 della versione standard. Siamo stati a Maiorca, in Spagna, per provare su strada le novità della casa francese con tecnologia ibrida plug-in che viene offerta a un prezzo di listino che parte da 43mila euro.
Dal concept all’auto di serie mantenendo alcuni stilemi del marchio uniti a proporzioni tipiche di un C-suv. Citroën C5 Aircross rappresenta un modello fondamentale nella gamma del marchio ed è pensato proprio per le famiglie.
Costruito sul pianale Stla Medium del gruppo Stellantis, C5 Aircross vanta dimensioni generose: lunga 4.652 mm, larga 1.936 mm, alta 1.690 mm e con una capacità di carico che dai 651 litri passa a 1.985 litri. Dimensioni che la rendono una scelta valida per le famiglie.
Durante il test drive abbiamo provato sia la versione elettrica long range che l’ibrida plug-in ed in entrambi i casi abbiamo trovato un design muscoloso all’anteriore e nel ¾ della vettura mentre al posteriore troviamo una chiusura del portellone quasi verticale, per massimizzare la capacità di carico.
Enfasi alla presenza su strada è data dai cerchi in lega, disponibili nelle dimensioni da 19 e 20 pollici, da 18, invece, sono riservati per la versione Hybrid 145.
Caratteristica è la firma luminosa, sia all’anteriore che al posteriore, dove quest’ultima è stata studiata e progettata non solo per un fine estetico bensì anche funzionale; infatti massimizza il coefficiente aerodinamico.
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All’interno dell’abitacolo lo spazio è ben organizzato e presenta numerosi vani portaoggetti. Le sedute sono ampie e regolabili anche nel cuscinetto laterale, così da trovare ciascuno la posizione migliore. Nelle versioni provate, entrambe in allestimento Max, è presente sia la funzione massaggio che raffrescamento e riscaldamento del sedile.
Il conducente può contare su un cruscotto digitale da 10 pollici e una head-up display ben regolabile e con le informazioni mostrate in modo chiaro. Mentre al centro della plancia è presente un touchscreen da 13 pollici con tre diverse schermate che si possono cambiare scorrendo sullo schermo e danno accesso alle funzioni e regolazioni di bordo in modo semplice e rapido.
Nell’allestimento top di gamma, il Max, è disponibile anche il tetto apribile che, grazie ad un buon frangivento, risulta essere poco rumoroso e piacevole anche nei lunghi viaggi.
L’insonorizzazione dell’abitacolo è un punto forte della vettura, sia per il Phev che per la versione Bev.
I passeggeri posteriori, come quelli della prima fila, possono contare su un buon livello di comfort. Assente il tunnel così da avere un pavimento piatto e la possibilità di stare comodo anche quando si viaggia in cinque persone. Anche nella seconda fila le sedute sono riscaldate e hanno a disposizione due prese Usb-C.
La protagonista della nostra prova, la versione ibrida plug-in, è dotata di motore termico 1.6 litri da 150 cv, abbinato ad un elettromotore da 125 kW alimentato da una batteria a ioni di litio con capacità netta di 17,8 kWh che consente di raggiungere un’autonomia massima in modalità 100% elettrica di 96 km.
La ricarica è disponibile solo in corrente alternata, come nella maggior parte dei veicoli ibridi plug-in, con caricatore di bordo standard da 3,7 kW o, in opzione da 7,4 kW.
Durante la prova abbiamo riscontrato avere un buono spunto, con uno 0-100 km/h coperto in 8,3 secondo e una velocità massima di 220 km/h.
Durante il test drive abbiamo guidato lungo un percorso misto che ci ha consentito di valutare le caratteristiche della vettura sia in un contesto urbano sia extraurbano. Il comfort viene mantenuto e nonostante le dimensioni, C5 Aircross sa essere agile anche nei contesti più impegnativi.
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