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Airbag difettosi: posso vendere il mio veicolo interessato dal richiamo?

Airbag difettosi: posso vendere il mio veicolo interessato dal richiamo?
Di fronte ai tempi di attesa per riparare il pezzo in questione, alcuni proprietari sono tentati di separarsi dalla propria auto.

In seguito alla generalizzazione in tutta la Francia metropolitana del richiamo "Stop Drive" sugli airbag difettosi montati sui modelli C3 e DS3 prodotti tra il 2009 e il 2017, migliaia di automobilisti non possono più, in teoria, utilizzare i loro veicoli.

Per questi proprietari si tratta solo di aspettare di ottenere un appuntamento per la riparazione gratuita del pezzo in questione. Potrebbe volerci del tempo.

Alcune persone, per le quali l'auto è essenziale, potrebbero allora porsi la questione di rivendere il proprio veicolo senza indugio. Anche se ciò significa applicare uno sconto. Ma un'auto interessata da un simile richiamo può essere rivenduta a un privato o a un professionista?

"Nulla impedisce la vendita, nonostante le evidenti precauzioni che devono essere prese dal venditore", ha spiegato a BFM Business Jean-Baptiste Le Dall, avvocato specializzato in diritto automobilistico e codice della strada.
3 domande per capire: Airbag difettosi, Citroën immobilizzate - 02/18

"L'ultimo sviluppo normativo dell'Ispezione Tecnica (CT) applicabile dal 15 febbraio 2025 include questo caso. La procedura di richiamo è quindi chiaramente notificata sul documento che viene trasmesso durante la vendita", specifica l'avvocato.

"Non esiste alcun divieto legale di vendere un veicolo soggetto a richiamo", ha continuato.

Il veicolo viene quindi venduto "così com'è", l'acquirente acquista con responsabilità. "Certo, il proprietario avrà tutto l'interesse a notificarlo all'acquirente, per iscritto è ancora meglio. Ma ancora una volta, l'ispezione tecnica è la prova. Dovrà anche inviargli la lettera di richiamo del produttore ed eventualmente il documento che giustifica la riparazione se è stata effettuata, per evitare che l'acquirente agisca contro il proprietario."

Se la vendita viene effettuata a un professionista, lo schema è lo stesso. "In termini assoluti, rivendere a un professionista è meno rischioso perché quest'ultimo sarà perfettamente a conoscenza del problema del veicolo e non potrà lamentare un difetto nascosto", aggiunge Jean-Baptiste Le Dall.

I proprietari delle auto interessate si chiedono tuttavia: la casa produttrice li sta sconsigliando di guidarle a causa del pericolo mortale rappresentato dall'airbag. Si può allora parlare di “veicolo non circolante (NRV)” nel senso amministrativo del termine?

È infatti vietato vendere a privati ​​questo tipo di veicoli non più idonei alla circolazione, anche se si tratta di pezzi di ricambio.

«No», risponde Jean-Baptiste le Dall. "La procedura di richiamo non è sinonimo di VNR. Non c'è reato se si guida un veicolo soggetto a richiamo, anche se il produttore ordina ai propri clienti di non farlo. Inoltre, l'avviso di richiamo sull'ispezione tecnica è solo a scopo informativo. Non esiste un testo specifico che proibisca di guidare un veicolo richiamato dal suo produttore", spiega.

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