Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

Spain

Down Icon

Le zone a basse emissioni equivalgono ormai a 100.000 campi da calcio in Spagna.

Le zone a basse emissioni equivalgono ormai a 100.000 campi da calcio in Spagna.

Le zone a basse emissioni (LEZ), progettate per limitare la circolazione dei veicoli più inquinanti e migliorare la qualità dell'aria, coprono già un'area impressionante in Spagna, pari a più di 100.000 campi da calcio.

La principale implicazione è la necessità di conoscere l'etichetta ambientale del proprio veicolo (A, B, C, ECO o ZERO) e di verificare se consente l'accesso alla zona a traffico limitato (LEZ) della città che si desidera attraversare. Per i veicoli più vecchi senza etichetta (etichetta A), l'accesso è solitamente vietato durante gli orari e nelle aree delle LEZ.

Sotto l'egida della legge sui cambiamenti climatici, queste aree mirano a migliorare la qualità dell'aria nelle aree urbane.

Secondo uno studio di Bipi, la società di abbonamenti auto del Gruppo Renault, queste zone a traffico limitato, in vigore in oltre 53 città spagnole, occupano almeno 739 chilometri quadrati, equivalenti a 103.460 campi da calcio. Tuttavia, nonostante questa vasta estensione, l'implementazione delle zone a traffico limitato (LEZ) nel Paese procede a un ritmo considerevolmente lento.

L'analisi, basata sui dati del Ministero della Transizione Ecologica, mostra che solo il 32% delle città spagnole obbligate per legge (comuni con più di 50.000 abitanti e alcuni con più di 20.000 abitanti con problemi di qualità dell'aria) ha le proprie ZTL attive. Ciò significa che il restante 68% dei comuni obbligati le ha ancora in corso o in attesa di attuazione, nonostante la normativa sia entrata in vigore il 1° gennaio 2023. Un totale di 94 città, il 56%, è in fase di attuazione, mentre 20 comuni (quasi il 12%) non hanno ancora iniziato a implementarle.

La città di Madrid rappresenta l'80% dell'area totale delle ZTL spagnole, coprendo l'intero comune capoluogo con una superficie di 605 chilometri quadrati, equivalenti a oltre 84.000 campi da calcio. Le ZTL di Barcellona, ​​con 95 chilometri quadrati, e Badalona, ​​con 12 chilometri quadrati, sono le seconde per importanza, sebbene di dimensioni molto più ridotte. Altre città con ZTL attive di dimensioni significative includono Malaga (4,4 km²), La Coruña (4,2 km²), Cordova (2,5 km²), Bilbao (2 km²) e Saragozza (1,7 km²).

Lo studio evidenzia che, tra le 94 città che non hanno ancora attivato le proprie zone a bassa emissione (LEZ), circa 30 sono capoluoghi di provincia. Tra gli esempi più significativi figurano Valencia (quasi 800.000 abitanti), Murcia (quasi 460.000), Las Palmas de Gran Canaria (380.000), Vitoria (255.000) e Granada (234.000), che non hanno ancora implementato queste zone, obbligatorie ai sensi della Legge sui Cambiamenti Climatici e la Transizione Energetica. I comuni lamentano la mancanza di tempo, risorse tecniche e finanziarie per la complessa installazione di telecamere di sorveglianza, segnaletica e sistemi informatici.

In questo scenario, e con l'età media delle autovetture in Spagna che ha raggiunto i 14,5 anni, milioni di veicoli sono soggetti a restrizioni di accesso alle zone a traffico limitato (LEZ). In questo contesto, gli abbonamenti auto stanno emergendo come un'alternativa conveniente.

Secondo Bipi, i veicoli sono dotati delle tecnologie più recenti e di etichette ambientali che consentono l'accesso illimitato alle zone a traffico limitato.

Modelli come la Dacia Jogger mild hybrid (etichetta ECO) a partire da 395 euro al mese, la Renault Captur mild hybrid (ECO) a partire da 415 euro o ancora la Renault 5 puramente elettrica (etichetta ZERO) a partire da 539 euro al mese, vengono presentati come soluzioni flessibili senza rischio di multe per gli automobilisti.

ABC.es

ABC.es

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow