I concessionari chiedono all'UE un quadro chiaro sulle emissioni di CO2

Il terzo incontro del Dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica è stato positivo per l'associazione spagnola dei concessionari automobilistici Faconauto.
Questa organizzazione accoglie con favore la consapevolezza della Commissione europea riguardo alle sfide del settore, ma chiede maggiore rapidità e misure più concrete, poiché la transizione verso una mobilità decarbonizzata "non può basarsi esclusivamente sulla definizione di scadenze, ma deve includere un piano d'azione completo che supporti sia il settore sia la domanda".
Faconauto ha accolto con favore il terzo dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica tenutosi venerdì scorso a Bruxelles, convocato dalla Commissione europea e a cui hanno partecipato rappresentanti del settore, sebbene abbia avvertito che "il tempo stringe".
La presidente di Faconauto, Marta Blázquez, ha sottolineato che questo incontro rappresenta "un passo nella giusta direzione" perché riflette la consapevolezza delle istituzioni europee sulle sfide che il settore deve affrontare e sulla necessità di ascoltare tutti gli attori della catena del valore.
Tuttavia, l'associazione dei datori di lavoro ha denunciato una mancanza di rapidità e, soprattutto, di maggiore precisione nel definire misure, in particolare per quanto riguarda la definizione di un nuovo quadro normativo sulle emissioni di CO2, che possano dare certezza sia ai cittadini sia alle aziende che compongono il settore.
Faconauto sottolinea che la transizione verso una mobilità decarbonizzata non può basarsi solo sulla definizione di scadenze per la riduzione delle emissioni dei nuovi veicoli, ma deve essere affrontata con un piano d'azione a supporto dell'industria e della domanda, in una prospettiva "globale e pragmatica" che coniughi sostenibilità, competitività e coesione sociale.
Questa organizzazione ha ribadito l'importanza di promuovere una serie di misure, come ad esempio stimolare la domanda con piani di assistenza all'acquisto di veicoli elettrici, accompagnati da programmi di rinnovamento della flotta che consentano di sostituire i veicoli più vecchi con modelli più puliti e sicuri.
Faconauto chiede inoltre un impegno per la neutralità tecnologica, evitando di lasciare indietro milioni di consumatori e adattandosi alla realtà di ogni mercato, e un sostegno incrollabile all'industria europea affinché possa essere competitiva "nei tempi e con le misure necessarie".
Come auspicato dall'Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA), Faconauto sostiene un trattamento specifico per il trasporto pesante, i cui attuali requisiti normativi sono impraticabili senza misure differenziate.
ABC.es