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Stellantis e Renault chiedono all'UE: meno regole, altrimenti le auto di piccola cilindrata moriranno!

Stellantis e Renault chiedono all'UE: meno regole, altrimenti le auto di piccola cilindrata moriranno!

Foto: Stefano Guidi tramite Getty Images Europe

John Elkann, presidente della casa automobilistica Stellantis, e Luca de Meo, amministratore delegato della Renault, mettono in guardia congiuntamente da una drastica perdita di importanza dell'industria automobilistica europea. In un'intervista congiunta al quotidiano francese "Le Figaro", i due top manager hanno chiarito che il settore si trova a un bivio storico. "Quest'anno si deciderà il destino dell'industria automobilistica europea", ha affermato Elkann. L'andamento degli ultimi anni è allarmante: mentre il mercato automobilistico mondiale è tornato a crescere dopo la crisi dovuta alla pandemia, l'Europa ristagna e perde rapidamente terreno rispetto ai concorrenti di Cina e Stati Uniti.

Elkann e de Meo dipingono un quadro fosco: a questo ritmo di declino, tra cinque anni sarà troppo tardi. Il mercato automobilistico europeo si sta indebolendo a causa della pandemia di Coronavirus e non ha ancora raggiunto i livelli pre-crisi. Al contrario, quest'anno la Cina produrrà più automobili di Europa e Stati Uniti messi insieme. "L'Europa deve decidere se vuole continuare a essere una sede industriale o solo un mercato", ha affermato Elkann. I due dirigenti vedono il pericolo che l'Europa perda la sua base industriale e diventi una pura area di vendita per i produttori stranieri. Elkann ha anche minacciato indirettamente di chiudere gli stabilimenti in Europa: "Se gli sviluppi continuano a questo ritmo e non cambia nulla, nei prossimi tre anni saremo costretti a prendere decisioni dolorose per i nostri siti produttivi".

Elkann e de Meo individuano le ragioni di questo sviluppo principalmente nella politica regolamentare europea. "Le normative europee stanno rendendo le nostre auto sempre più complesse, pesanti e costose, tanto che la gente non se le può più permettere", critica Elkann. Le attuali normative colpiscono in modo particolarmente sproporzionato le auto di piccole dimensioni, un tempo pilastro della mobilità europea. Il risultato: sempre più produttori si stanno ritirando dal segmento e le auto di piccole dimensioni stanno diventando rare.

Elkann e de Meo chiedono quindi una semplificazione radicale. "Chiediamo una regolamentazione differenziata per le auto di piccole dimensioni", ha affermato Elkann in un'intervista. Solo così sarà possibile produrre in Europa veicoli convenienti ed ecologici e riconquistare il mercato di massa. I due top manager fanno appello ai politici affinché stabiliscano una nuova rotta e avviino un cambiamento nella politica industriale. "Se ci sarà una mobilitazione attorno a una chiara decisione politica, se ripristineremo il mercato e i volumi, siamo convinti che potremo continuare a produrre in Europa, anche nell'Europa occidentale", ha proseguito il manager.

Allo stesso tempo, i due manager mettono in guardia dal concentrarsi unilateralmente su determinate tecnologie. La decarbonizzazione dei trasporti può avere successo solo se vengono ammesse tecnologie di propulsione diverse e promosse soluzioni innovative. Per far sì che i produttori europei tornino a essere competitivi e raggiungano gli obiettivi climatici è necessario un approccio tecnologicamente aperto. Tradotto, questo significa che il passaggio alla trazione esclusivamente elettrica, promosso dall'UE, dovrebbe essere riesaminato, soprattutto per le auto di piccole dimensioni.

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