Da oggi le scuole guida stanno implementando le modifiche normative DGT per il conseguimento della patente di guida per motocicli.

Da martedì, la Direzione Generale del Traffico (DGT) ha imposto alle scuole guida di rendere obbligatorio l'uso dell'airbag per gli studenti che sostengono l'esame per la patente motociclistica. La prova pratica ora dà priorità alla guida su strada piuttosto che su circuito chiuso.
Questa misura è contenuta in un'ordinanza ministeriale, pubblicata il 6 marzo sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE), che regolamenta la formazione dei motociclisti per accedere gradualmente alla patente di guida di classe A.
Il regolamento entrerà in vigore martedì 1° luglio, poiché la DGT ha concesso alle scuole guida un periodo di tre mesi per adattarsi ai nuovi requisiti delineati nell'ordinanza.
Per ottenere la patente A, i motociclisti devono avere più di 20 anni, essere titolari da almeno due anni della patente A2 (che consente loro di guidare motociclette con una potenza di 0,2 kW/kg e fino a 35 kW) e completare un corso di accesso per ottenere la patente di classe A.

L'ordinanza impone, nell'aspetto pratico del conseguimento della patente, l'uso di airbag per studenti e insegnanti, poiché protegge le zone critiche del torace, una zona in cui muore il 35% dei motociclisti e dove oltre il 25% dei motociclisti ricoverati in ospedale subisce lesioni.
Considerando che chi ottiene questa patente può guidare motocicli di qualsiasi cilindrata e che si tratta della patente più comune per i motociclisti coinvolti in incidenti mortali, l'ordinanza pone l'accento sulla formazione sulle principali cause degli incidenti mortali, sulla consapevolezza delle loro conseguenze, sulla formazione dei conducenti sui sistemi di assistenza alla guida dei motocicli e sull'adattamento del contenuto dei corsi alla nuova mobilità.
D'altro canto, la norma attribuisce maggiore importanza alla guida su strade aperte rispetto a quella su circuiti chiusi, considerando che, nel caso di studenti titolari di patente di guida di classe A2 da due anni, hanno sufficiente abilità nelle manovre su circuiti chiusi.
Pertanto, verranno impartite tre ore di nozioni teoriche, due ore di addestramento in circuito chiuso e quattro ore di guida su strade aperte al traffico. Due delle quattro ore di addestramento alla guida su strade aperte al traffico dovranno essere svolte su strade convenzionali. Questo tipo di strade è dove si verificano la maggior parte degli incidenti mortali tra motociclisti.

La formazione teorica include la conoscenza dei sistemi di assistenza alla guida (ARS) per motocicli, sistemi di assistenza tecnica integrati nelle moto che contribuiscono a rendere la guida più sicura e, di conseguenza, a ridurre gli incidenti. Inoltre, i contenuti vengono aggiornati sulle nuove tecnologie di mobilità, con particolare attenzione ai principali fattori di rischio e alla tutela delle fasce più vulnerabili.
Un'altra novità è che l'istruttore sarà tenuto a supervisionare gli studenti in moto durante le sessioni di pratica su strade aperte al traffico. Queste sessioni si svolgeranno in gruppi di massimo tre studenti per istruttore. Per le sessioni di pratica su circuiti chiusi, ogni istruttore avrà un massimo di cinque studenti.
Inoltre, i contenuti teorici possono essere completati online, tramite formazione a distanza o in aula virtuale. Una volta completato il corso, che deve essere accreditato dall'istituto che lo ha erogato, il titolare può richiedere alla DGT un permesso di classe A.
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