Zarco, l’eroe che non ti aspetti: vince a Le Mans, rilancia la Honda, stoppa il record Ducati

La MotoGP va sottosopra a Le Mans. Ribaltata proprio come il back flip, la capriola acrobatica che Johann Zarco esegue dopo ogni vittoria. È lui l’uomo copertina e non solo perché dopo 71 anni un francese si impone nella gara di casa. Infatti, oltre a fermare la serie vincente Ducati, lunga 22 gare, Zarco interrompe anche il digiuno della Honda, lungo oltre due stagioni. Il marchio giapponese non trionfava in MotoGP dal GP del Texas 2023, dominato da Alex Rins. Un successo che presenta un’analogia con la magia di Zarco, ma anche profonde differenze.
Le due vittorie sono accomunate dalla stessa squadra. Anche ad Austin, due anni fa, il successo era arrivato grazie al team Lcr. La formazione gestita da Lucio Cecchinello ha il merito di aver regalato gli ultimi sorrisi al costruttore più vincente nel Motomondiale. Un dato che rende merito all’eccellente lavoro svolto da questa squadra nel corso della sua storia. Il team Lcr, infatti, ha già ottenuto grandi risultati con altri piloti, come Stefan Bradl, secondo nel GP degli Stati Uniti 2013, e Cal Crutchlow, a segno per tre volte in MotoGP. A questo elenco si aggiunge anche Zarco, che, però, ha una storia molto diversa.
In primo luogo Johann è arrivato nel team di Cecchinello a 33 anni. Un’età avanzata anche rispetto a chi lo ha preceduto nella stessa squadra. Inoltre la sua carriera in top class è stata contraddistinta da numerosi alti e bassi. Zarco era arrivato in MotoGP forte di due titoli iridati Moto2. Eppure, pur essendo spesso protagonista, il francese ha rincorso la sua prima vittoria per sette lunghe stagioni, dal 2017 al 2023, sbloccandosi a Phillip Island dopo un altro Gran Premio pazzo. In mezzo Zarco ha vissuto momenti difficili, come la deludente avventura con Ktm nel 2019, terminata con il divorzio dopo poche gare. Il punto più basso resta il GP d’Austria 2020, quando il francese urtò Franco Morbidelli ad alta velocità, facendolo cadere: la Yamaha dell’italiano rimbalzò in pista e rischiò di colpire Maverick Vinales e Valentino Rossi. Una tragedia sfiorata, che pose Johann sotto i riflettori. Il francese fu sommerso dalle critiche, ma, lentamente, si risollevò.
Il grande pregio del pilota francese è la pazienza. Una calma ereditata forse dalla passione per il pianoforte, strumento che suona nel tempo libero. Di certo è la virtù necessaria per sviluppare una moto con cura. Ecco perché Ducati ha scelto Zarco, inserendolo dal 2021 nel team Pramac. Per la stessa ragione, Honda lo ha messo sotto contratto l’anno scorso, coinvolgendolo nella lunga rinascita. Difficile immaginare che sarebbe stato proprio lui a riportare il sorriso al marchio giapponese. Ma Zarco sa sorprendere come pochi e lo ha dimostrato nella gara più folle degli ultimi anni. Sensibilità alla guida, un pizzico di fortuna e fiducia nei propri mezzi: così Johann ha realizzato il ribaltone perfetto.
La Gazzetta dello Sport