Volvo XC60 plug-in, la svedese alla spina sul trono d’Europa. La prova della T8 da 455 Cv

GÖTEBORG – Nel sempre più affollato segmento dei Suv premium di medie dimensioni, la Volvo XC60 continua a giocare una partita a sé. Con oltre 2,7 milioni di esemplari immatricolati dal 2008, superando la storica 240, è diventata la vettura più venduta in assoluto mai prodotta dalla casa scandinava. Un successo costruito su un design misurato e, soprattutto, su una concretezza nei contenuti tali da fare del modello anche l’ibrida plug-in più richiesta in Europa lo scorso anno.
Il Model Year 2026, in vendita con prezzi a partire da 63.600 euro, non cambia nella sostanza. La XC60 resta fedele a se stessa ma si aggiorna nei punti chiave.

Fuori, la svedese si distingue adesso per lo stile ispirato a quello della sorella maggiore XC90: tra le modifiche compaiono una nuova griglia anteriore, cerchi ridisegnati e gruppi ottici posteriori leggermente scuriti. Dentro fanno invece la differenza inediti materiali per finiture e rivestimenti, come il Quilted Nordico o il tessuto Navy Herringbone Weave. La plancia accoglie inoltre ora un display da 11,2 pollici che funge da interfaccia del sistema infotainment, con servizi Google integrati, basato sulla piattaforma Snapdragon di Qualcomm.
Abbiamo provato in Svezia, sulle strade nei dintorni di Göteborg, la XC60 MY26 nella versione plug-in hybrid T8: la più potente della gamma da 455 Cv e 709 Nm. Sotto la carrozzeria lavora un 2.0 turbo benzina da 310 Cv sull’asse anteriore, abbinato a un motore elettrico posteriore da 107 kW (145 Cv), alimentato da una batteria da 18,8 kWh ricaricabile in poco più di tre ore tramite wallbox a 6,4 kW. Un sistema che, secondo Volvo, consente alla vettura di coprire in città fino al 48% dei tragitti in elettrico e di viaggiare a zero emissioni per circa 80 km. Noi, pur guidando con attenzione e sfruttando la rigenerazione su percorsi misti, siamo però riusciti a percorrere in modalità EV circa 50 km.

Al volante, la best seller scandinava conferma la sua vocazione da grande viaggiatrice. Se nel traffico l’andatura è fluida e silenziosa, fuori dai centri abitati l’accoppiata tra motore termico ed elettrico garantisce prontezza, con uno 0-100 km/h dichiarato in 4,9 secondi. Merito anche della trasmissione automatica a otto rapporti, fluida e continua, che accompagna l’auto fino alla velocità massima autolimitata di 180 km/h.

La sensazione a bordo è di un isolamento pressoché totale dal mondo esterno: vetri laminati, insonorizzazione accurata e – su richiesta – sospensioni pneumatiche rendono l’abitacolo protetto dai rumori e confortevole anche su fondi particolarmente sconnessi. Il tutto con la consapevolezza di viaggiare super protetti: la XC60 segue infatti la filosofia Vision Zero di Volvo: ovvero l’obiettivo di azzerare incidenti gravi o mortali. Tra i sistemi presenti di serie ci sono la frenata automatica d’emergenza, l’avviso di invasione di corsia con intervento attivo sullo sterzo e il monitoraggio a 360 gradi dell’ambiente circostante, che rendono la vettura una vera e propria fortezza su quattro ruote.
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