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Porsche frena sull'elettrico e cade in Borsa a Francoforte

Porsche frena sull'elettrico e cade in Borsa a Francoforte

Lunedì nero per le case automobilistiche in borsa: Porsche chiude a meno 7,2%, ma metà giornata il tonfo era stato ancor più negativo, mentre anche i cinesi di Byd perdono oltre 4 punti dopo la notizia che Warren Buffett con la sua holding Berkshire Hathaway avrebbe venduto, dopo oltre quindici anni, la propria partecipazione nell'azienda cinese. E tra le ragioni della crisi delle due aziende c'è qualche punto di contatto ma anche molte differenze.

Per i tedeschi, il tonfo è dovuto all'annuncio di venerdì scorso, a borse chiuse, con il quale veniva rivista la strategia sull'elettrico. Per il momento, vale a dire almeno fino al 2030, Porsche andrà avanti con i motori a combustione, perché nel segmento del lusso l'azienda va incontro a una domanda "drammaticamente in calo", come ha spiegato il ceo Oliver Blume.Il simbolo più evidente è la scelta di posticipare il Suv K1 interamente elettrico al 2030, rispetto alla data prevista del 2027.Un rinvio che solo per quest'anno costerà 1,8 miliardi di euro e che obbliga Porsche a rivedere, ed è la terza volta nel 2025, le stime: il rendimento operativo si attesterà intorno al 2% (stima precedente tra il 5 e il 7%), il margine operativo lordo tra il 10,5 e il 12,5%, contro il precedente valore tra il 14,5 e il 16,5%.

E Porsche AG, che da settembre è stata esclusa dal Dax, fa precipitare anche la casa madre Volkswagen che perde oltre sette punti percentuali. Ma le due aziende fronteggiano problemi diversi: Porsche fa i conti con una crisi del ceto medio cinese, poco intenzionato a spendere cifre significative per l'automobile, e da una gioventù cinese intenzionata a puntare sui modelli nazionali. Un cambiamento di mercato non è, almeno nell'immediato in vista. Qualche possibilità in più può averla Volkswagen, con la nuova strategia "in Cina per la Cina", contribuendo a sviluppare nelle automobili a guida autonoma altri desideri della clientela. Ma anche qui occorre tempo. E per Blume si avvicina il momento di dover rinunciare a guidare entrambe le case automobilistiche.Per il colosso cinese, invece, che pure si prepara ad entrare, ad inizio del 2026, nel mercato europeo del lusso con il proprio modello Denza, l'annuncio di Buffett fa registrare un calo in un corso azionario degli ultimi mesi migliore delle case tedesche ma comunque in sofferenza. La ragione è probabilmente la corsa al ribasso che ha investito il mercato cinese e che è divenuta un problema per gli stessi operatori interni.

ansa

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