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Noleggio sociale e deducibilità delle auto aziendali: la ricetta Motus-E per l’auto elettrica

Noleggio sociale e deducibilità delle auto aziendali: la ricetta Motus-E per l’auto elettrica

ROMA – La mobilità elettrica è un megatrend globale che sta vivendo una forte accelerazione, a fine anno si prevede che 1 auto su 5 venduta nel mondo sarà elettrica. Ma l’Italia è ancora indietro e nonostante una rete di ricarica pubblica che la pone tra i leader nel processo di infrastrutturazione (quasi 66mila colonnine con 1 punto di ricarica ogni 5,4 auto elettriche circolanti, contro una media europea di 1 punto ogni 8,3 auto elettriche e di 1 punto ogni 9 in Cina), la domanda è ancora troppo bassa. Nel primo trimestre dell’anno la quota di mercato di auto elettriche, seppur cresciuta al 5,2% rispetto al 3,8% dello stesso periodo del 2024, evidenzia un parco circolante elettrico di appena 300.000 unità (8,8 milioni in Europa), con prezzi di ricarica tra i più alti d’Europa.

E’ uno scenario poco rassicurante quello che emerge dal primo Libro Bianco sulla Mobilità elettrica di Motus-E, presentato dal presidente Fabio Pressi nel convegno "Innovazione automotive: un pilastro della competitività europea” che, alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha riunito a Roma istituzioni e vertici delle industrie di automotive ed energia per approfondire tutti gli aspetti della transizione tecnologica e digitale dei trasporti. Con oltre 100 grafici e indicatori numerici, il volume si propone di fornire uno strumento di analisi onnicomprensivo per interpretare un comparto dalle molteplici sfaccettature, con l’obiettivo di aiutare ad avviare velocemente un confronto costruttivo tra industria, istituzioni e cittadini, supportato da un quadro normativo chiaro e prevedibile da investimenti privati, che permetta all’Italia di cogliere le opportunità offerte dalla transizione elettrica.

Nel Libro Bianco Motus-E traccia alcune proposte per accelerare il processo. A partire dalla deducibilità fiscale delle auto aziendali elettriche, che porterebbe ad un aumento delle immatricolazioni di 100.000 unità, all’introduzione di un sistema di noleggio sociale a lungo termine per le auto elettriche, che potrà generare nei primi 3 anni un aumento della quota di mercato dei veicoli elettrici tra il 10 e il 15%, all’incentivazione del riciclo delle batterie, che entro il 2050 porterà ricavi superiori ai 600 milioni di euro.

Nel mirino di Motus-E c’è anche la revisione della struttura tariffaria per la ricarica pubblica dei veicoli elettrici, per ridurre l’incidenza degli oneri sul costo dell’energia e sui prezzi finali per il consumatore, e il superamento dell’attuale inquadramento fiscale e tariffario della ricarica domestica, per superare l’attuale disparità di trattamento tra i lavoratori dipendenti che usano auto aziendali elettriche e quelli che usano endotermiche. Ecco nel dettaglio le singole proposte:

Auto aziendali

Nel Libro Bianco si chiede di incrementare la deducibilità fiscale delle auto aziendali a zero emissioni all’80% per tutti gli utilizzi e di aumentare contestualmente il costo massimo fiscalmente riconosciuto: da 18.075 euro a 25.822 per l’acquisto e la locazione finanziaria; da 3.615 euro a 5.164 per il noleggio. Secondo Motus-E l’effetto sarebbe un aumento delle immatricolazioni di auto elettriche aziendali di 100.000 unità (+30%), per un costo totale della misura di 470 milioni di euro nel triennio 2026-28.

Ricarica pubblica

Motus-E propone di rivedere la struttura tariffaria per la ricarica pubblica dei veicoli elettrici, per ridurre l’incidenza degli oneri sul costo dell’energia e sui prezzi finali per il consumatore. In particolare, si chiede di introdurre, a partire dal 2025 e per un periodo sperimentale di 3 anni, una tariffa monomia o binomia che riduca l’incidenza degli oneri sul costo dell’energia per gli operatori di ricarica. Parallelamente si propone di istituire un coordinamento tra i molteplici soggetti pubblici e privati coinvolti nell’opera di infrastrutturazione del Paese.

Ricarica domestica

Nel Libro Bianco si chiede di adeguare l’inquadramento fiscale e tariffario della ricarica domestica per superare l’attuale disparità di trattamento tra i lavoratori dipendenti che usano auto aziendali elettriche e quelli che usano endotermiche e tra gli utenti che possono caricare direttamente al contatore di casa e chi non può farlo pur avendo un posto auto. In particolare, si propone l’introduzione nel quadro normativo della non imponibilità fiscale dei rimborsi delle ricariche elettriche ricevuti dal dipendente, equiparandoli al trattamento dei rifornimenti di carburante nel caso di veicoli endotermici assegnati ad uso promiscuo.

Noleggio sociale

Come Transport &Environment fa per l’Europa, Motus-E propone per l’Italia l’introduzione di un sistema sociale di noleggio a lungo termine per le auto elettriche, supportato dalle risorse europee del Social Climate Fund. L’idea è quella di noleggiare veicoli nuovi o usati per un periodo di 3 anni ad un canone mensile intorno ai 200 euro. Per i veicoli usati lo stato di salute della batteria dovrà essere almeno al 90%, garantendo una durata della batteria di almeno l’80% durante il periodo di noleggio. Il programma dovrà essere rivolto a persone con un reddito annuo inferiore a 25.000 euro o a soggetti vulnerabili, dando priorità a chi vive in zone a rischio infrazione per la qualità dell’aria e a coloro che devono percorrere almeno 8.000 km all’anno. Secondo Motus-E la manovra potrà generare nei primi 3 anni un aumento della quota di mercato dei veicoli elettrici tra il 10 e il 15%.

Riciclo delle batterie

Il riciclo delle batterie può vedere il nostro Paese tra i massimi protagonisti europei. Per cogliere questa opportunità, Motus-E propone una serie di misure per incentivare il riciclo delle batterie litio ione in Italia. Tra queste: la realizzazione di impianti di riciclo su larga scala, accordi strategici con gigafactory, introduzione di incentivi che coprano il rischio di mercato, semplificazione delle spedizioni intra-Ue, database unico per la tracciabilità. La realizzazione di queste misure potrà generare, entro il 2050, ricavi di oltre 600 milioni di euro, senza valutare il relativo indotto creato.

Imprese di autotrasporto

Si chiede di supportarle nel processo di elettrificazione del parco mezzi attraverso la revisione e il rifinanziamento degli strumenti esistenti per lo svecchiamento delle flotte.

Trasporto pubblico

Nel Libro Bianco si propone di estendere il regime degli energivori alle imprese del Trasporto pubblico locale e della logistica.

Energia rinnovabile

Motus-E chiede di agevolare l’uso dell’energia elettrica rinnovabile nei trasporti nell’ambito del recepimento della Direttiva RED III, intervenendo sul sistema dei crediti di immissione in consumo.

repubblica

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