Defender Octa, la fuoristrada da rally che sa essere lussuosa. La prova

È il destino di molti Suv ad alte prestazioni: nella corsa alla sportività, finiscono per sacrificare le qualità da fuoristrada. Sospensioni irrigidite, assetto ribassato, pneumatici dalla spalla ridotta. Ma nel caso della Land Rover Defender Octa, l’obiettivo è stato radicalmente diverso. Qui si è cercato di spingere il concetto di off-road non verso la pista, ma verso la velocità in fuoristrada. Un terreno ancora poco esplorato, dove la Defender Octa promette di fare ciò che tutte le Defender sanno fare, arrampicarsi, attraversare, superare, ma a ritmi che sfiorano quelli di una rally raid.
Osservandola, la Defender Octa non lascia spazio al dubbio. I parafanghi allargati, i cerchi forgiati da 20 pollici con gomme tassellate da 33” e il logo Octa a diamante inserito nel pannello laterale la rendono riconoscibile a colpo d’occhio. Il frontale è stato riprogettato con una griglia specifica, che migliora il raffreddamento e cambia anche l’espressività della vettura. Dietro, il nuovo scarico sportivo a quattro uscite racconta chiaramente che qui sotto batte un V8. Volendo, si possono montare anche cerchi da 22”" (che portano la velocità massima a 250 km/h) ma il look da "veicolo inarrestabile" si perde. Meglio tenerla ruvida.
Dentro, la Defender Octa riprende l'impostazione premium della Defender, senza rinunciare allo spirito sportivo che la carrozzeria suggerisce. Il primo dettaglio che salta all’occhio è il tasto sotto il volante, che raffigura un diamante. Da qui è possibile attivare la modalità Octa, la più sportiva. Il cielo dell’abitacolo è rivestito in microfibra Dinamica, un materiale ormai divenuto il riferimento per le sportive di fascia alta. Assorbe la luce e restituisce una sensazione di qualità tattile e visiva simile all'Alcantara. I sedili sono dedicati esclusivamente a questo modello: più scolpiti, più contenitivi, offrono il giusto compromesso tra ergonomia e sostegno laterale. Le finiture sono ricercate ma coerenti con il carattere ruvido della vettura: pelle, inserti robusti, dettagli satinati.
Sotto il cofano della Octa vive un V8, ma non è il classico 5 litri con compressore volumetrico che già trova posto su una versione "innocua" della Defender. Per questa variante così speciale i tecnici Land Rover si sono rivolti a Bmw, che ha fornito il powertrain della M5. Si tratta dunque del 4.4 litri biturbo mild-hybrid da 635 CV e 750 Nm (800 Nm in modalità Octa), abbinato a un cambio automatico a otto rapporti con riduttore. È il motore più potente mai montato su una Defender, capace di portarla da 0 a 100 km/h in 4 secondi netti. Ma non è la scheda tecnica a fare la differenza: è come viene messa a terra tutta questa forza. Il differenziale posteriore attivo, la ripartizione della coppia e soprattutto il nuovo sistema 6D Dynamics, sospensioni idrauliche interconnesse con controllo attivo del rollio e del beccheggio, sono la vera rivoluzione. Servono a mantenere l’auto piatta in curva e nei cambi di pendenza, e rimanere elastica in off-road, dove serve escursione e assorbimento. Una combinazione inedita su un veicolo di questo tipo.
Abbiamo provato la Defender Octa su un tracciato sterrato ad alta velocità, fatto di curve larghe, salti e rettilinei. Il primo istinto sarebbe normalmente quello di alzare il piede, ma il telaio della Defender regge tutto. L’auto si lascia guidare di traverso, con un avantreno sorprendentemente comunicativo. Sembra un’auto da rally più che un fuoristrada di quasi due tonnellate e mezzo. E in effetti non è una coincidenza: Land Rover correrà la Dakar 2026 con una versione derivata da questa. I salti vengono superati senza esitazioni, con un atterraggio sempre controllato. Nessun rimbalzo violento, nessuna vibrazione anomala: le sospensioni assorbono tutto, come se fossero sempre un passo avanti al terreno.
Poi arriva la parte lenta, tecnica. Rocce, salite, twist: il classico percorso da Defender. Qui, la Octa si comporta esattamente come ci si aspetterebbe da una Defender. L'ultima generazione include una lunghissima serie di dotazioni elettroniche che la aiutano nel fuoristrada che includono numerose modalità di guida, telecamere per "vedere" sotto il cofano. Non banali "chicche" da mostrare agli amici al bar, ma strumenti utili ai pochi che utilizzano la Defender in questa maniera. Ma la vera differenza la fanno ancora una volta le nuove sospensioni: il corpo vettura rimane orizzontale in gran parte dei passaggi, anche molto inclinati. Il comfort è sorprendente, anche dove normalmente ci si aspetta di venire "sballottati".
Abbiamo guidato la Defender Octa anche in un percorso stradale che porta da Barcellona verso l'Andorra. Qui abbiamo apprezzato comfort e silenziosità dell'auto nonostante le gomme tassellate più specialistiche. Queste sono senza dubbio le più belle e adatte a un'uso da rally e fuoristrada, ma limitano la velocità massima a 160 km/h. Sulla Octa è offerto anche un pneumatico stradale, abbinato a cerchi da 22 pollici, che porta la velocità massima a 250 km/h, tramite uno sblocco di centralina. L'installazione di questo pneumatico migliora le prestazioni su strada, però toglie alla Octa il distintivo look fuoristradistico, che le dona esclusività rispetto ad altri suv sportivi. L'opzione più equilibrata allora è quella intermedia: sulla Defender è offerto un altro pneumatico all-terrain, meno estremo del tassellato, che permette di avere ottime prestazioni in fuoristrada e una velocità di punta di 209 km/h.
Non è solo una Defender con più cavalli: è un progetto dedicato, pensato per ampliare il concetto stesso di off-road. Più veloce, più precisa, più resistente. Un oggetto unico nel suo genere, che non costa affatto poco (parte da 189.300 euro) ma ha un senso molto chiaro: andare ovunque, ma più in fretta.
- Piace: divertimento da supercar, fuoristrada ai vertici
- Non piace: l'opzione di gomma più specialistica limita la velocità a 160 km/h
Motore | V8 4.4 litri biturbo mild-hybrid |
Potenza | 635 cv da 5.855 a 7000 giri/min |
Coppia | 800 Nm da 1.800 a 6.000 giri/min. |
Cambio | automatico a 8 rapporti con riduttore |
Trazione | integrale permanente con differenziale autobloccante posteriore |
Sospensioni | Doppio braccio oscillante anterioreMultilink posteriore |
Ammortizzatori | 6D Dynamics con controllo attivo del beccheggio e rollio |
Accelerazione 0-100 km/h | 3,8 secondi |
Velocità massima | 160 km/h con cerchi da 20” e gomme tassellate209 km/h con cerchi da 20” e gomme all-terrain 250 km/h con cerchi da 20” |
Freni | Anteriori con dischi da 400 mm con pinze Brembo a 6 pistonciniPosteriori da 380 mm con pinze flottanti |
Dimensioni | Lunghezza 5.018 mm Larghezza: 2.105 mm Altezza: 1.971 mm Passo: 3.022 mm Altezza massima dal suolo: 319 mm |
Angoli caratteristici | Angolo di attacco: 40° Angolo di dosso: 30,7° Angolo di uscita: 42° |
Capacità di guado | Capacità di guado: fino a 1.000 mm |
Prezzo | 189.300 euro |
La Gazzetta dello Sport