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Auto sempre più care, il noleggio continua a crescere: i numeri del mercato

Auto sempre più care, il noleggio continua a crescere: i numeri del mercato

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Foto di Manuel Magarini

Dal 2013 ad oggi comprare un’auto nuova è diventato quasi un lusso per tanti italiani. I numeri lo decretano in modo schiacciante: in dieci anni il prezzo medio di una macchina è schizzato da 19.000 a 30.000 euro, pari a un +52% netto. E nel frattempo? Gli stipendi delle famiglie sono saliti sì, ma solo del 29%. Insomma, i conti non tornano: le vetture corrono, i portafogli arrancano. Un divario che prima del 2020 non esisteva: prezzi e stipendi viaggiavano quasi di pari passo, con aumenti tra il 12% e il 14%. Poi è arrivato lo scossone: pandemia, crisi dei chip, guerra, inflazione. Risultato? L’auto, da bene di massa, si sta trasformando in bene di pochi.

Posticipo o rinuncia

A confermarlo è l’ultima indagine di Aniasa (l’associazione di Confindustria che segue noleggio e mobilità) insieme a Bain & Company. Otto italiani su dieci non rinunciano all’auto per spostarsi ogni giorno, tuttavia sempre più spesso lo fanno con quelle vecchie o a noleggio. Nonostante resti un bene indispensabile, comprarne una nuova è un salto mortale rimandato da molti. Quasi due italiani su tre hanno rinunciato o posticipato l’acquisto: il 32% spera in un calo dei prezzi, il 33% proprio non ce la fa economicamente. In un contesto in cui anche cambiare modello per passare a versioni green o con guida assistita diventa complicato. Il 35% degli acquirenti guardano oggi a marchi cinesi o asiatici, spesso più abbordabili.

Un altro dato fotografa bene la situazione: la quota di chi neanche prende in considerazione l’acquisto di una vettura di prima mano è passata dal 57% nel 2023 al 62% nel 2024. Più della metà degli italiani, insomma, preferisce tirare avanti con quella che ha già o ripiegare sull’usato. Non a caso il nostro parco circolante è uno dei più vecchi d’Europa.

La via del noleggio

Nel frattempo, però, guadagna punti una via di fuga: il noleggio. Secondo i numeri Aniasa, nei primi cinque mesi del 2024 il noleggio a lungo termine è cresciuto del 7,56%, sfiorando le 200 mila vetture, mentre il rent a car a breve termine è salito del 3,45%. Complessivamente, da gennaio a maggio, 275.000 auto sono state noleggiate, pari a oltre un terzo delle immatricolazioni totali.

“I crescenti costi dell’auto, come testimonia questa ricerca, stanno rendendo questo bene sempre meno accessibile ad ampie fasce di consumatori, che preferiscono tenere la propria vettura in attesa di tempi migliori o di valutare formule alternative, economicamente più sostenibili”, ha spiegato Alberto Viano, presidente di Aniasa. “Il noleggio si conferma oggi, anche per i privati, uno strumento di democratizzazione all’auto, che rende possibile attraverso un canone mensile, più accessibile, utilizzare una vettura di ultima generazione, a ridotte emissioni e dotata dei più avanzati sistemi di sicurezza. Oggi sono oltre 170.000 i privati (con e senza P.Iva), che hanno scelto di rinunciare all’acquisto dell’auto per affidarsi al noleggio”.

Stesso punto di vista da parte di Gianluca Di Loreto, partner di Bain & Company: “I dati di quest’anno confermano che l’auto resta centrale nella mobilità quotidiana degli italiani, ma anche che il mercato si sta trasformando in profondità. L’incremento dei costi e l’incertezza economica stanno ridefinendo le priorità di consumo: non è l’interesse per la mobilità privata a diminuire, ma la possibilità reale di accedere a un’auto nuova. Si rafforza così una nuova normalità fatta di veicoli mantenuti più a lungo, attenzione al prezzo e apertura a soluzioni non tradizionali, come l’usato o il noleggio. È fondamentale che il settore sappia rispondere a queste esigenze in modo flessibile”. Insomma, l’auto non passa di moda. Ma la voglia di cambiarla sì, almeno fino a quando i listini non smetteranno di correre più in fretta dei portafogli. E intanto il noleggio prende quota.

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