Dacia Evader: data di uscita, design... Cosa sappiamo già della city car elettrica da meno di 15.000 euro

Nonostante la sua ascesa verso l'alto di gamma degli ultimi anni, il marchio Dacia ricorda le sue origini. È quindi con i prezzi bassi che intende ancora distinguersi, soprattutto in un mercato elettrico in cui i veicoli non sono ancora alla portata di tutti. Sapevamo già che il costruttore del gruppo Renault stava lavorando a una nuova city car per "sostituire" la Spring. Secondo indiscrezioni del quotidiano Le Parisien , questo nuovo modello ha già un nome, Evader, e dovrebbe arrivare sulle nostre strade abbastanza rapidamente per cercare di contrastare le offensive cinesi, a partire dalla Dolphin Surf, la nuova piccola del marchio BYD. Ecco tutto ciò che sappiamo già sulla futura Dacia Evader.
Come sarà la nuova Dacia Evader?Sebbene siano trapelate ancora poche informazioni, i nostri colleghi di Le Parisien ritengono che la futura Dacia, denominata Evader, sarà assemblata sulla stessa piattaforma della Renault 5 E-Tech (AmpR Small). La city car potrebbe adottare le linee di carrozzeria in voga presso quasi tutti i produttori, molto dritte, simili a quelle di un mini SUV. Evader dovrebbe adottare i nuovi tratti distintivi del produttore rumeno, in particolare la firma luminosa a forma di C e il logo ridisegnato, nel 2022. In termini di autonomia, Dacia spera che la sua nuova city car si distingua dall'ultima Spring, la cui batteria da 27 kWh offre un'autonomia di 220 chilometri nel ciclo WLPT.
Quando uscirà la nuova Dacia?Il lancio della futura city car 100% elettrica è previsto per la fine del 2026. Sarà prodotta in Europa, sebbene il gruppo non abbia ancora annunciato l'ubicazione esatta dello stabilimento in cui verrà assemblata. Questa scelta permetterà all'Evader di beneficiare del bonus ecologico, cosa che non era più possibile per la Dacia Spring importata dall'Asia.
Quale sarà il prezzo della futura Dacia Evader?Con il sostegno del governo, Dacia spera di offrire il suo nuovo modello a meno di 15.000 euro. Nessuno sa però se il bonus ecologico sarà ancora in vigore in Francia l'anno prossimo, né a quanto ammonterà se verrà mantenuto. Ciononostante, la tendenza è piuttosto favorevole, poiché l'ultimo progetto mira ad aumentare i sussidi per l'acquisto di un nuovo veicolo grazie alle certificazioni di risparmio energetico (CEE). In questo caso, il produttore rumeno potrebbe riuscire nella sua scommessa di offrire il suo prossimo veicolo elettrico a un prezzo molto basso.
Questo rappresenterebbe un duro colpo per la concorrenza, in particolare per il nuovo Dolphin Surf del produttore cinese BYD, che minaccia di invadere le nostre strade. Il suo modello urbano parte da 19.990 euro, ma non è idoneo ai sussidi. Anche il Leapmotor T03 costa poco meno di 20.000 euro. Per quanto riguarda le rivali europee, come la Citroën ë-C3 e la Fiat Grande Panda, costano ancora di più, circa 25.000 euro per i modelli base, prima della detrazione del bonus.
L'Internaute