Tata lancia un'offerta pubblica di acquisto per acquistare Iveco

Il colosso industriale indiano Tata Motors ha deciso di diventare un attore globale nel settore dei veicoli commerciali con l'acquisizione del Gruppo Iveco, in un'operazione del valore di 3,8 miliardi di euro. L'azienda ha presentato un'offerta pubblica di acquisto volontaria (OPA) per il 100% delle azioni Iveco, esclusa la divisione Difesa, in quella che rappresenta una delle più grandi transazioni transfrontaliere del settore in Europa quest'anno.
Il veicolo di investimento sarà TML CV Holdings, una controllata di Tata Motors, che offrirà 14,1 euro per azione in contanti agli azionisti del Gruppo Iveco una volta completato lo spin-off del suo business nel settore difesa. A tale importo si aggiungerà un dividendo straordinario stimato tra 5,5 e 6 euro per azione, legato alla cessione di questa area di business, con un premio fino al 41% rispetto al prezzo medio dei tre mesi precedenti l'annuncio.
Il Consiglio di Amministrazione di Iveco ha approvato all'unanimità l'offerta e ne raccomanda l'accettazione. Inoltre, il maggiore azionista del gruppo, Exor, ha sottoscritto un impegno di supporto, offrendo il 27% delle sue azioni e il 43,1% dei diritti di voto. L'offerta è finanziata da Morgan Stanley e MUFG Bank.
L'unione di Tata Motors e Iveco darà vita a un gruppo con un fatturato complessivo di circa 22 miliardi di euro e vendite annuali di oltre 540.000 unità. La sua presenza geografica sarà distribuita tra Europa (50%), India (35%) e Americhe (15%), con posizioni significative in Asia e Africa.
Entrambe le aziende hanno sottolineato la complementarietà dei rispettivi portafogli prodotti e reti industriali, senza sovrapposizioni significative. Iveco contribuirà con la sua forza in Europa e la sua competenza nei sistemi di propulsione tramite FPT Industrial, mentre Tata Motors contribuirà con la sua posizione dominante nel mercato indiano e la sua capacità produttiva su larga scala.
L'offerta è subordinata all'effettiva cessione delle attività di difesa di Iveco, prevista per il primo trimestre del 2026, nonché all'ottenimento delle approvazioni normative in materia di concorrenza, investimenti esteri e regolamentazione finanziaria nell'UE e in altre giurisdizioni.
Entrambe le società hanno espresso ottimismo riguardo alla tempistica prevista e confidano di concludere la transazione nel secondo trimestre del 2026.
Una volta completata la transazione, Tata Motors prevede di ritirare Iveco dalla quotazione di Euronext Milano e di trasformarla in una sussidiaria interamente controllata, consentendo un'integrazione più efficiente in linea con gli obiettivi strategici dell'azienda.
Tata Motors ha assunto una serie di impegni non finanziari per almeno due anni dopo la conclusione dell'offerta. Tra questi, il mantenimento della sede centrale Iveco a Torino, la salvaguardia della propria identità aziendale, il mantenimento della forza lavoro e il rispetto degli attuali contratti di lavoro e previdenziali.
Il gruppo risultante si impegna inoltre a non chiudere alcun impianto industriale come conseguenza diretta della fusione e a mantenere una struttura di governance che garantisca la supervisione da parte di amministratori indipendenti.
Per Tata Motors, questa transazione rappresenta il culmine della strategia di scorporare il business dei veicoli commerciali e posizionarlo sulla scena globale. Per Iveco, la fusione con il gruppo indiano rafforza la sua posizione finanziaria, amplia l'accesso ai mercati emergenti e accelera la transizione tecnologica.
ABC.es