5 auto d'epoca di cilindrata XXL: motori giganteschi da 6 a 16 cilindri

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Quando i nostri antenati volevano ottenere più potenza dai loro mezzi da demolizione, seguivano una semplice ricetta: ne aumentavano semplicemente la cilindrata. Il miglior esempio è la Blitzen-Benz del 1909, il cui potente motore a quattro cilindri offre ancora oggi un'accelerazione impressionante. Originariamente progettata per il Grand Prix de l'ACF con una cilindrata di circa 15 litri, fu poi aumentata a 21,5 litri per le corse da record. Nel 1911, "Wild Bob" Burman la utilizzò sulla spiaggia di Daytona per raggiungere l'impressionante velocità di 228,1 km/h (142,1 mph), quasi il doppio di qualsiasi aereo dell'epoca; solo un proiettile di fucile era più veloce.
Al minimo, i quattro pistoni spessi 18,5 centimetri creano un rombo tale che è quasi impossibile vedere chiaramente – e questo migliora man mano che si accelera. La cosa più sorprendente, tuttavia, è stato il fatto che il nostro fotografo, a bordo della sua attuale e potente Mercedes 220 diesel, non riuscisse a tenere il passo con la Blitzen-Benz di oltre 110 anni in uscita di curva.
Il che ci porta al nocciolo della questione. Ciò che percepiamo come potenza non sono i cavalli, ma la coppia. Ecco perché persino un'auto di Formula 1 sembra un po' debole rispetto a un'auto da corsa Can-Am contemporanea con ben otto litri di cilindrata e 900-1000 Nm. Il vantaggio delle attuali auto elettriche è che i loro motori erogano la coppia massima fin dal primo giro. Purtroppo, dopo l'euforia iniziale, ci si rende presto conto che tutto sembra molto artificiale, mentre un motore di grossa cilindrata prima fa un respiro profondo e poi ti lascia cavalcare un'ondata infinita di coppia, accompagnata da rombi di vita fragorosi.
La terra promessa in termini di cilindrata rimane gli Stati Uniti, dove un tempo il V8 era la religione di stato. Qui, in caso di dubbio, si alesano semplicemente il motore, mentre nel Vecchio Continente si preferisce aumentare il numero di alberi a camme e valvole o addirittura ricorrere alla sovralimentazione turbo, soluzione spesso più efficace, ma non altrettanto efficace.
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